PICARONES – LE FAMOSE FRITTELLE PERUVIANE

22 Ott 2018 In: Perù

Le ciambelle di patate dolci sono parte integrante
della comunità afro-peruviana.

Durante un periodo di quasi 300 anni sotto il dominio spagnolo, in Peru gli spagnoli introdussero le frittelle di pasta, chiamate localmente buñuelos. Sfortunatamente, i colonizzatori introdussero anche il commercio degli schiavi africani! Sono stati i cuochi africani ridotti in schiavitù a ripristinare la ricetta originale dei buñuelos utilizzando patate dolci e zucche peruviane, friggendo l’impasto in lardo bollente e infine riducendone la croccantezza ricoprendoli con uno sciroppo dolce.

Il Perù riacquistò l’indipendenza dalla Spagna nel XIX secolo, ma i buñuelos modificati, ora noti come picarones, erano diventati parte integrante della cultura afro-peruviana. Le famiglie tramandarono le ricette attraverso le generazioni successive e la frittella dolce si fece strada nelle sagre, durante le processioni religiose e sulle strade. Oggi, i picarones sono molto popolari sia in Peru che in Cile. Venditori ambulanti e ristoranti tradizionali continuano a servire le frittelle della vecchia scuola, soprattutto per sfamare le folle che si attardano di notte nella capitale del Peru, Lima. Durante le celebrazioni religiose di ottobre gli chef di picarones  preparano in strada le famose frittelle. E’ stupendo vederli modellare la pasta con una mano prima di lanciare ogni anello in una vasca di olio bollente.

Cercate i venditori di picarones nel Parque Kennedy a Miraflores, nel Parque Castilla a Lince e nel Parque de la Cruz a Barranco.

 

Fonte: Atlasobscura

I GIARDINI BOTANICI A BELFAST

22 Ott 2018 In: Irlanda

Belfast Botanic Gardens e Palm House

Costruiti per la prima volta nel 1828, i giardini sono stati apprezzati come parco pubblico dal popolo di Belfast fin dal 1895. C’è un ampio giardino di rose e lunghi bordi erbacei e gli appassionati degli alberi possono cercare le rare querce piantate nel 1880. Situato vicino alla Queens University di Belfast, il Giardino Botanico è una parte importante del patrimonio vittoriano di Belfast e un popolare luogo di incontro per residenti, studenti e turisti.

Charles McKimm arrivò al Royal Botanic Gardens nel 1874 e fu nominato Head Gardener. Il suo entusiasmo ha contribuito ad apportare molti miglioramenti e i giardini sono stati trasformati. La Belfast Corporation acquistò i Giardini e la ribattezzò con il nome di Belfast Botanical Gardens Park. Nel 1903 McKimm fu nominato sovrintendente generale dei parchi a Belfast.

Storia della Palm House

Progettata da Charles Lanyon, la Palm House è uno dei primi esempi di una serra in ghisa curvilinea. La sua costruzione fu iniziata dalla Belfast Botanical and Horticultural Society negli anni ’30 dell’Ottocento. Le due ali furono completate nel 1840 e furono costruite da Richard Turner di Dublino, che in seguito costruì la Great Palm House ai Kew Gardens. L’ala fresca ospita piante come geranio, fucsia, begonia e display costruiti, un tributo di colori e profumi! La costruzione della Palm House iniziò nel 1839, e il Tropical Ravine, o Fernery, completato nel 1889, è un bell’esempio di orticoltura Vittoriana.

Tropical Ravine

Il Tropical Ravine ha avuto una trasformazione di 3,8 milioni di sterline e l’edificio che risale al 1887 è stato restaurato con molte delle sue caratteristiche originali vittoriane reintegrate e conservate. Suddiviso su due livelli con una reception aperta al piano terra, l’edificio è stato modernizzato per renderlo più efficiente dal punto di vista energetico con nuove finestre a triplo vetro installate per trattenere il calore e creare l’ambiente giusto per le piante tropicali che ospita. I visitatori potranno ora conoscere il stato di conservazione e la raccolta delle piante grazie a nuove mostre interattive e digitali. Anche l’accessibilità è stata migliorata con l’introduzione di strutture sensoriali per i visitatori ipovedenti e non udenti.

L’accesso ai giardini è gratuito tranne durante eventi speciali.

 

 

Fonte: discovernorthernireland.com

 

PTA ll nuovo consulente di viaggio

22 Ott 2018 In: Uncategorized

PTA – PROFESSIONAL TRAVEL AGENT by Partireweb Sono iniziate le selezioni cui seguiranno i meeting formativi ed informativi. Tutti possono candidarsi, con o senza esperienza purché motivati da un forte propensione al viaggio. La formazione è diversificata in relazione alla propria esperienza. La professione del PROFESSIONAL TRAVEL AGENT rappresenta l’evoluzione del classico modo di essere agente di viaggi. I PROFESSIONAL TRAVEL AGENT sono consulenti di viaggio, liberi dalle incombenze amministrative e dagli adempimenti burocratici, liberi da vincoli di orario. Operando in modo multicanale i PTA garantiscono un servizio personalizzato al Cliente ed hanno la possibilità di curare maggiormente il loro aggiornamento e sono più concentrati su quello che amano fare: vendere esperienze di viaggio uniche. I PTA possono organizzare liberamente il proprio tempo di lavoro conciliando al meglio esigenze professionali e vita privata. Per scoprire di più clicca QUI

The Macy’s Thanksgiving Day Parade è uno dei più grandi eventi che New York ha da offrire. Il 22 novembre 2018, la 92° parata annuale inizierà da Central Park West e a  77th Street West, continuerà verso est lungo Central Park South fino alla Sixth Avenue. Da lì si sposterà a sud sulla Sesta Avenue, dalla 59th Street West alla 34th Street West per finire davanti a Macy’s a Herald Square.

Da molti hotel è possibile assistere comodamente alla parata di quest’anno. Se vuoi stare tra la folla sfidando il freddo, sorseggiando una bevanda calda, ovviamente, ma non vuoi svegliarti presto o prendere un treno, soggiorna in uno degli hotel nelle vicinanze e lascia che la parata arrivi da te! Se preferisci godere di una vista dell’intera parata, per non parlare degli ambienti accoglienti e caldi in cui soggiornare, chiedi una stanza di fronte alla sfilata, preferibilmente non troppo in alto, a meno che non utilizzi un binocolo. Che tu sia in pigiama o per strada, assistere alla parata da questi hotel sarà sicuramente un evento da ricordare.

Questi hotel si trovano lungo il percorso e offrono diverse categorie di camere e opzioni per assistere alla parata, nonché pacchetti speciali in base alla disponibilità.

1 Hotel Central Park
Courtyard by Marriott New York Manhattan / Herald Square
Hilton Garden Inn New York / West 35th Street
JW Marriott Essex House New York
LUMA Hotel Times Square
Mandarin Oriental, New York
New York Hilton Midtown
The Quin Hotel
Residence Inn Times Square
The Ritz -Carlton New York, Central Park
Trump International Hotel and Tower

 

Fonte: NYCGO

 

L’hotel, noto per la vista sul Diamond Head, ritorna all’età dell’oro di Waikiki con un design open-air ispirato agli anni ’70.

La hall del Queen Kapiolani Hotel, con il suo nuovo design a cielo aperto, è solo una delle tante modifiche dell’hotel, che ha iniziato un progetto di ristrutturazione da $ 35 milioni alla fine dell’anno scorso. Inaugurato originariamente nel 1967,il Queen Kapiolani Hotel è sempre stato famoso per la sua grande collezione d’arte e per il suo eccellente brunch, che ha attira molti visitatori locali e stranieri.

Il cambiamento più notevole e la sua nuova estetica mescola scelte di design contemporaneo con opere d’arte, arredi e layout che ricordano la Waikiki degli anni ’70.

Opere d’ispirazione retrò come questo pezzo di Mike Field adornano l’hotel e le stanze

Le camere, con le loro sedie retrò, i comodini a gamba stretta e gli angoli per la colazione, sono tutte decorate con una combinazione di colori pastello e verdi d’oca e sono un accogliente punto di partenza per visitare l’isola di Oahu. Tutte le camere dispongono inoltre di servizi moderni ed eco-sensibili, come la connessione Wi-Fi, una sveglia Bluetooth e tazze riutilizzabili.

La terrazza della piscina, recentemente rinnovata, offre anche una splendida area lounge con una magnifica vista sul Diamond Head e Kapiolani Park.

E per quanto il Queen Kapiolani Hotel cambi e si rinnovi, c’è una cosa che rimarrà sempre la stessa:
l’incredibile vista sul Diamond Head, Kapiolani Park e l’oceano!

Una vista dal lanai di una delle camere del 18 ° piano. 

 

 

Fonte: Hawaii Magazine. Queen Kapiolani Hotel

 

 

MUMBAI: LA SINAGOGA DI MAGEN DAVID

20 Ott 2018 In: India

La sinagoga di Magen David

La più grande sinagoga per la comunità ebraica di Baghdadi in Asia si trova a Mumbai, in India!

Situato nel vivace quartiere di Byculla, Mumbai, la Sinagoga blu di Magen David, una sinagoga ortodossa sefardita, fu costruita nel 1864 per la crescente popolazione di ebrei di Baghdadi a Mumbai. Al di fuori di Israele, gli ebrei di Baghdadi dispongono della sinagoga  più grande in tutta l’Asia.

Originariamente fondata da David Sassoon, che faceva parte della famiglia Sassoon, stabilìtasi a Mumbai intorno 1832, la Magen David Synagogue fu costruita come una sinagoga ortodossa sefardita per la comunità ebraica di Baghdadi in India.

Nel 1910, a causa dell’aumento della popolazione ebraica a Mumbai, Jacob Sassoon, nipote di David, ingrandì la sinagoga per poter ospitare più fedeli della congregazione durante le funzioni. Oggi, le funzioni giornaliere del mattino e le preghiere del Sabbath sono ancora celebrate. La sinagoga è aperta a tutte le religioni, sebbene i membri della comunità siano principalmente Bene-Israel, Cochini o Baghdadi Jewish.

A Mumbai, la sinagoga si distingue per la sua facciata blu brillante, le enormi colonne frontali e le meravigliose vetrate colorate. L’edificio presenta anche una torre dell’orologio e una grande sala di preghiera. La torre dell’orologio è visibile nel quartiere congestionato di Byculla accanto a aziende, uffici, scuole, venditori ambulanti e negozi.

La sinagoga ha due scuole ebraiche ad essa associate. Mentre le scuole una volta erano esclusivamente per i bambini ebrei, nel tempo – con la migrazione delle comunità ebraiche di Baghdadi in altri paesi come Israele, Australia, Regno Unito e Canada – le scuole hanno aperto le porte a tutte le comunità nell’area di Byculla.

 

 

Fonte: Atlasobscura

PICARONES – LE FAMOSE FRITTELLE PERUVIANE

20 Ott 2018 In: Perù

Le ciambelle di patate dolci sono parte integrante
della comunità afro-peruviana.

Durante un periodo di quasi 300 anni sotto il dominio spagnolo, in Peru gli spagnoli introdussero le frittelle di pasta, chiamate localmente buñuelos. Sfortunatamente, i colonizzatori introdussero anche il commercio degli schiavi africani! Sono stati i cuochi africani ridotti in schiavitù a ripristinare la ricetta originale dei buñuelos utilizzando patate dolci e zucche peruviane, friggendo l’impasto in lardo bollente e infine riducendone la croccantezza ricoprendoli con uno sciroppo dolce.

Il Perù riacquistò l’indipendenza dalla Spagna nel XIX secolo, ma i buñuelos modificati, ora noti come picarones, erano diventati parte integrante della cultura afro-peruviana. Le famiglie tramandarono le ricette attraverso le generazioni successive e la frittella dolce si fece strada nelle sagre, durante le processioni religiose e sulle strade. Oggi, i picarones sono molto popolari sia in Peru che in Cile. Venditori ambulanti e ristoranti tradizionali continuano a servire le frittelle della vecchia scuola, soprattutto per sfamare le folle che si attardano di notte nella capitale del Peru, Lima. Durante le celebrazioni religiose di ottobre gli chef di picarones  preparano in strada le famose frittelle. E’ stupendo vederli modellare la pasta con una mano prima di lanciare ogni anello in una vasca di olio bollente.

Cercate i venditori di picarones nel Parque Kennedy a Miraflores, nel Parque Castilla a Lince e nel Parque de la Cruz a Barranco.

 

Fonte: Atlasobscura

Una costruzione abitabile, ma anche una scultura in movimento. ReActor, progetto degli artisti Alex Schweder e Ward Shelley, trasforma l’architettura in un processo performativo!

Tra le colline dello stato di New York, nel parco di sculture Art Omi, i due artisti Alex SchwederWard Shelley hanno dato vita a ReActor: una casa di circa 13 metri di lunghezza che ruota su se stessa a 360° e si bilancia soltanto grazie a una singola colonna di cemento. La struttura, del tutto trasparente, si muove seguendo le oscillazioni prodotte all’interno dell’abitazione e si inclina in base al vento. I movimenti scenografici di ReActor, e del duo Schweder – Shelley, che l’ha abitato, sono stati visibili agli spettatori nel 2016 per cinque giorni.
Questo è un teatro contemporaneo in cui la “performance architecture” non è semplice spettacolo ma forma di ricerca. Costruire – fare arte – portare in scena uno spettacolo. Essere architetti, artisti, attori. Lo stupore e il fascino arrivano immediatamente in chi guarda, lo lasciano a pensare come l’architettura possa essere ancora declinata in molteplici forme, e lo cattura. Vista la grande attenzione che quest’opera ha suscitato, è rimasta nel parco di Omi fino all’agosto 2018.

 

Fonte: Artribune – F. Gerini

Viaggiare quasi a contatto con l’acqua: un’esperienza unica che rivoluzionerà il mondo delle crociere.

Nel mondo delle crociere è in corso, ormai da anni, una guerra silenziosa tra compagnie, che tentano in tutti i modi di stupire i propri passeggeri con cattedrali marine gigantesche. C’è però chi ha ben pensato di tirarsi fuori da questa assurda gara all’accrescimento, provando a cambiare le regole del gioco invece di seguire la corrente.

Nello specifico si parla di Celebrity Cruises, società impegnata al momento nella realizzazione della Celebrity Edge, nella zona nord-ovest della Francia presso Chantiers d’Atlantique. Una nuova creatura dalle dimensioni ‘contenute’, rispetto alla concorrenza, che punta tutto sull’interno, promettendo al pubblico di offrire un’esperienza unica, in grado di rivoluzionare il mondo delle crociere.

L’endoscheletro sarà qualcosa di mai visto prima, distanziandosi dai modelli classici, che fanno affidamento su stili secolari, con uno scafo solido atto a tenere insieme la nave. In questo caso invece la ‘colonna vertebrale’ della nave viene spostata al centro, con i lati che sono aperti, consentendo così la creazione di suite magnifiche, ricche di luce e con viste spettacolari. Un modo di viaggiare unico, rendendo il viaggio in mare non soltanto un costante salterellare da un’attività all’altra.

Il progetto è stato realizzato sfruttando interamente la tecnologia 3D, consentendo agli ingegneri all’opera di superare quelli che venivano ritenuti dei limiti. I primi passeggeri a salpare andranno dalla Florida ai Caraibi, nel dicembre del 2018. Secondo Celebrity saranno molto più vicini all’oceano, offrendo un’esperienza al limite, pur restando sicura. Sarà un po’ come superare il parapetto, avvicinandosi alle onde, senza il rischio di finire in mare.

Il costo di tale operazione è di un miliardo di dollari, data l’innovativa tecnologia adoperata. La compagnia, però, non intende fermarsi qui e, prevedendo il gran successo, ha in cantiere una nave gemella, la Celebrity Apex, che sarà lanciata nel 2020. Nel 2017 sono stati 24.7 milioni i passeggeri che hanno vissuto l’esperienza di una crociera, mentre nel 2018 si stima di poter raggiungere quota 28 milioni. Un mercato più che mai vivo dunque, che di certo ripagherà la Celebrity dell’investimento.

Un giro d’affari di 45.6 miliardi di dollari, con Carnival e Norwegian (principali competitor) a loro volta al lavoro per attirare potenziali clienti verso le proprie sponde.

 

Fonte: SiViaggia It

IL CIBO TRADIZIONALE IRLANDESE

18 Ott 2018 In: Irlanda

L’Italia ha la pasta, la Spagna la paella, l’America gli hamburger e la Francia le escargot. E l’Irlanda?

A parte lo stufato irlandese, da sempre uno dei piatti più amati, il cibo irlandese non è sicuramente tra i più rinomati al mondo. Ora però i locali più alla moda e i migliori chef stanno riscoprendo l’eredità culinaria del Paese, con artigiani stimati che realizzano prodotti di qualunque tipo, dal premiato black pudding (Kanturk) all’apprezzatissimo formaggio a latte crudo (Durrus).

Il risultato? I prodotti stanno giungendo sugli scaffali di alcuni dei migliori negozi e grandi magazzini del mondo (Fortnum & Mason a Londra, Dean & DeLuca a New York) e moltissimi chef irlandesi stanno riscoprendo le ricette tradizionali.

“Negli ultimi anni vi è stata una rinascita della scena gastronomica irlandese” ha dichiarato il famoso chef Darina Allen al quotidiano Irish Independent. “Gli chef irlandesi sono diventati più avventurosi e molti apprezzano sempre di più i prodotti di qualità del Paese, che li rendono orgogliosi di servire i cibi della tradizionale nazionale.”

Cibi ignorati per anni vengono ravvivati e serviti in caffè e ristoranti dell’isola, con specialità regionali.

Puoi provare un “blaa” (un morbido panino bianco) a Waterford; fare una scorpacciata a colazione di Ulster Fry a Belfast; fare uno spuntino con alga salata di Dulse nelle zone costiere o scoprire il tuo lato avventuroso gustando dell’anguilla fritta del Lough Neagh. E poi il soda bread, le focaccine di patate, lo stufato irlandese, le chele di granchio e la zuppa di pesce, senza dimenticare le patate...

“A volte le persone scherzano sulla nostra ossessione per le patate” afferma lo chef Liz Moore, che in passato ha lavorato presso la Belle Isle Cookery School nel Fermanagh. “Ma basta guardare la quantità di piatti fantastici a base di patate: lo champ (purè con burro e cipolle), il fadge (tortino di patate), il boxty, il colcannon e molti altri. Le versioni del soda bread e del pane di frumento sono così numerose che sono stati scritti volumi di libri di cucina al riguardo.”

Entra in un caffè, ristorante o pub e vedrai ancora sul menu i piatti tradizionali della cucina irlandese, dal nutriente e dolce soda bread alle deliziose chele di granchio al burro e al cavolo con bacon, sempre di moda. La tradizione è viva e ben radicata nell’isola e, in un mondo in cui le tendenze culinarie vanno verso la globalizzazione, è un bene sapere di poter contare sull’autenticità dell’Irlanda, da gustare in tutta semplicità.

 

Fonte: Ireland.com


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