È buio!

Un leggero brusio avvolge il tempio del grande faraone Ramses II. L’aria è frizzante e satura di emozione, quella che precede un grande evento, carica di un’aspettativa fuori dall’ordinario. Personalità illustri e gente comune sono consapevoli di godere del privilegio di assistere ad un fenomeno che risale a più di 3200 anni fa, quando raffinati astronomi ed ingegneri Egizi, progettarono un colossale monumento volto a creare un legame indissolubile tra la scienza e le tradizioni tante care al loro sovrano.

Attendono tutti l’alba!

Quasi per magia, la distesa blu del lago Nasser, nutrito dal maestoso Nilo, prende colore. Timidamente il sole si alza dall’orizzonte e irradia ogni goccia d’acqua che, riconoscente, brilla verso il cielo.

I raggi raggiungono il tempio, che svela, fiero, i suoi imponenti lineamenti.
Avviene ogni mattina, ma oggi è un giorno speciale. Ricorre la data della nascita di Ramses II.

Il sole sa come onorare il più grande faraone di tutti i tempi!

Il tempio è perfettamente allineato con la stella incandescente e improvvisamente accade lo straordinario. La luce si leva dalle acque e punta alla porta di ingresso, incastonata tra gigantesche sculture, penetrando nell’oscurità. Avanza, scortata lateralmente dalle statue del sovrano, raffigurato con i tratti di Osiride, dio e giudice supremo del Regno dei Morti, e mentre procede, prende vigore.

Il suo obiettivo è il santuario, scavato nel cuore della roccia.

Si trova al cospetto di quattro divinità: Ramses II divinizzato, Amon-Ra, il dio del sole e padre degli dei, Ra-Horakhty, il dio Horus-falco con il disco solare e Ptah, il dio delle tenebre.

Non esita! Illumina il volto della statua di Ramses II, conferendogli energia vitale e, successivamente, si concede alle altre due, poste ai lati, lasciando nell’oscurità Ptah.
Dopo alcuni minuti, si ritira, seguendo l’inesorabile e perenne movimento universale, e le divinità vengono nuovamente inghiottite dalle tenebre.

Liberato da un incantesimo, il cuore di ognuno ricomincia a pulsare, conscio di essere stato complice nel celebrare la magnificenza del sovrano e nel rispettare l’ingegno di uomini, che con grande impegno e duro lavoro, hanno reso eterna la civiltà Egizia…

Il Miracolo del Sole avviene due volte l’anno e anche la seconda data non è certo casuale. Si tratta del giorno dell’incoronazione di Ramses II.

Per far fronte all’innalzamento delle acque del Nilo, a seguito della costruzione della Grande diga di Aswan, i templi di Abu Simbel furono trasferiti in un sito più idoneo, rispettando le caratteristiche originarie, posticipando di un solo giorno le due date, colme di significato, in cui il santuario è allineato con il sole e il faraone divinizzato si unisce simbolicamente alle altre due divinità.
Attualmente il 22 febbraio e il 22 ottobre.

Entrare, oggi, nello stesso santuario, dove Ramses II in persona si recava, con solennità, ad omaggiare il Pantheon a cui era devoto, è un’emozione molto intensa.

Scolpiti nella roccia, i due templi di Abu Simbel sono consegnati all’eternità rendendo immortale un grande uomo entrato nella leggenda ancora in vita!

Foto: Alessandra Fiorillo