Non solo paesaggi e profumi esotici: Le Isole di Tahiti rimarranno indelebili nella vostra memoria anche attraverso i loro particolari sapori, un inimitabile mix di note asiatiche, ingredienti locali e ricette della cucina francese.

Oltre ai diversi piatti, ci sono anche differenti modalità di fare un’esperienza culinaria autentica ne Le Isole di Tahiti; ve ne raccontiamo cinque molto particolari.

1. Cena romantica sulla spiaggia

Meta dei sogni indiscussa per i viaggi a due e per la luna di miele, Le Isole di Tahiti vantano dei servizi senza pari quando si tratta di coccolare la coppia e di creare atmosfere romantiche. Tra questi, immancabile una cena privata per due sulla spiaggia, abbracciati da luci soffuse, dal rumore delle onde che si infrangono direttamente sulla costa e lontani da tutto. Riconoscerete gli innamorati anche dalle tipiche sedie decorate, solitamente utilizzate per i banchetti nuziali.

Taha’a

2. Cena gourmet presso uno dei ristoranti di Tahiti

Nel cuore di Papeete, troverete diversi ristoranti di ispirazione francese pronti a stupirvi con le loro eccellenze culinarie e preparazioni gourmet invidiabili.

Tahiti

3. Picnic su di un motu, pieds-dans-l’eau

Un’esperienza imperdibile quando si parte per un’escursione in laguna per apprezzarne tutte le sfumature e le ricchezze, il picnic su di un motu è realmente un’emozione che non vi capiterà di rivivere tanto facilmente. Solitamente il pranzo è a base di pesce (magari appena pescato dalla laguna) o pollo alla griglia, riso bianco insaporito con latte di cocco fresco e pane di farina di cocco, il tutto rigorosamente gustato mentre si tengono i piedi nell’acqua fresca e si ammira lo sconfinato orizzonte del Pacifico.

Se avete voglia di un drink naturale, vi basterà cercare di afferrare una noce di cocco direttamente dalle fronde delle altissime palme che regnano sovrane su questi isolotti privati.

Moorea – Picnic su un motu

4. Lo street food delle roulottes di Papeete

Per conoscere realmente l’identità gastronomica di un luogo, bisogna passare dal suo street food! Anche Tahiti ne ha uno, e molto folcloristico. Passate verso il tardo pomeriggio a Place Vaiete, nella capitale Papeete, e fate una sosta presso uno dei furgoncini che servono specialità asiatiche, locali ed internazionali, accomodatevi ad uno dei tavoloni apparecchiati e guardatevi intorno per osservare i gruppi di amici, colleghi e familiari che, a fine giornata, amano ritrovarsi qui per un pasto semplice.

Tahiti

5. Pranzare presso una delle Guesthouse Tahitiane

Le Guesthouse Tahitiane sono un’opzione di soggiorno alternativa ai grandi resort. Si tratta di strutture più ridotte ed intime, che promettono un’esperienza autentica ed un contatto genuino con le persone del posto. In molte Guesthouse è possibile godere di pasti preparati direttamente dalla famiglia che gestisce la struttura, solitamente cucinati con ingredienti freschi e locali seguendo le ricette della tradizione.

Moorea

Fonte: TahitiTourisme.it

Ryanair potenzia le rotte in Italia, sopratutto quelle verso la Sardegna. La compagnia aerea inaugurerà per la prossima stagione invernale il collegamento Malpensa-Cagliari. A marzo partirà il volo per Alghero, che continuerà ad operare anche per tutto l’inverno prossimo. Con un investimento di 200 milioni di dollari, Ryanair ha deciso che «a seguito del collasso di Air Italy» introdurrà due altri aeromobili nelle sue basi di Milano, a Malpensa, e a Bergamo, e otto nuove rotte (di cui due in Sardegna). Con 109 rotte in totale, la programmazione di Ryanair da Milano per l’inverno 2020 trasporterà oltre 14,5 milioni di clienti all’anno e supporterà oltre 11mila posti di lavoro presso le basi di Ryanair a Milano.

A Milano Malpensa, in particolare, con un aeromobile aggiuntivo, ci saranno quattro nuove rotte: Barcellona (9 voli a settimana), Cagliari (giornaliero), Alghero (4 voli a settimana) e Tenerife-Sud, tra quelle ripristinate. Ryanair sta poi valutando con l’aeroporto di Olbia Airport la possibilità di introdurre una seconda base in Sardegna, «che contribuirebbe a supportare la connettività regionale in Italia, il turismo internazionale, il traffico e il lavoro», spiega una nota.

David O’Brien, chief commercial officer di Ryanair, ha aggiunto: «La nostra crescita è sempre stata indipendente dalla sorte delle altre compagnie. E anche in questo caso è così. Ryanair ha sempre sostenuto un accesso diretto alle regioni perché siamo un partner affidabile che crede molto nell’Italia. È il nostro terzo mercato. Sarebbe impossibile basare i nostri piani di crescita sul futuro delle altre compagnie aeree». O’Brien ha poi annunciato dal prossimo inverno altri «due aeromobili a Malpensa e a Orio Al Serio».

Fonte: ilmessaggero.it

INDIA: IL FESTIVAL DI HOLI

17 Feb 2020 In: India

Il Festival di Holi – lo spirito colorato di Holi a Mathura e Vrindavan

Ecco 5 motivi per recarsi nelle città dell’India del Nord di Mathura e Vrindavan per la celebrazione di Holi di quest’anno:

1). Lathmar a Barsana & Nandgaon – Nel quartiere di Mathura Barsana e nell’adiacente Nandgaon, Holi è celebrato da sempre. Secondo le leggende, la tradizione ebbe inizio quando Lord Krishna si recò nel vicino villaggio di Barsana per colorare il suo amato Radha e altri gopis. In questo giorno, le donne dei villaggi picchiarono leggermente e giocosamente con dei bastoni gli uomini che usano degli scudi per proteggersi e la pratica rimase nel tempo. Date: 4 marzo 2020, Lathmar Holi a Barsana – 5 marzo 2020, Lathmar Holi a Nandgaon

2). Flower Holi al tempio Banke Bihari di Vrindavan – L’holi “fiorito” è il momento culminante delle celebrazioni Holi a Vrindavan. In una breve cerimonia di 20 minuti, i fiori sono mostrati ai devoti al tempio Banke-Bihari. È forse l’unica celebrazione Holi dove non sono usati colori né asciutti né bagnati. I preti del tempio vi prendono parte e il modo migliore per godere della bellezza della cerimonia è arrivare presto ai cancelli per assicurarsi una posizione ottimale. Data: 6 marzo 2020, Banke Bihari Temple, Vrindavan

3). Holi per una causa sociale – Le vedove in India indossavano abiti bianchi non usando mai più indumenti colorati sino a quando nel 2013 le vedove di Pagal Baba Widow Ashram hanno rotto questa convenzione. Ora, le vedove partecipano alla festa di Holi al tempio di Gopinath ogni anno, si spalmano colori l’una sui volti delle altre e danzano sulle note delle musiche tradizionali di Holi. Molti studiosi di sanscrito e sacerdoti si uniscono ai festeggiamenti a sottolineare ulteriormente l’inserimento e l’accettazione di queste donne nella società. Data: 8 marzo 2020, Vrindavan

4). Holika Dahan, Mathura – Il giorno di Holi, ci si può dirigere a Mathura per partecipare alla colorata processione di Holi dove sono presenti una decina di veicoli decorati con fiori e bambini travestiti da Radha-Krishna che ballano sulla parte aperta posteriore dei camion. La processione colorata e festosa culmina con Holika Dahan quando al calar della sera viene bruciata l’effigie che simboleggia il male. Data: 9 marzo 2020, Mathura

5). Holi colorato a Mathura – Il giorno di Holi, il più grande festival si svolge a Mathura al Tempio di Dwarkadheesh. Già alle 7 di mattina ci si può dirigere al Vishram Ghat per vedere il processo di preparazione dei sacerdoti del Bhang, a base di leggera marijuana estratta dalle foglie della pianta di canapa indiana. Più tardi, nel corso della giornata, è possibile partecipare alle coloratissime celebrazioni di Holi all’interno del complesso del tempio e per le strade piene di gente che si sparge addosso i colori tra canti, balli, allegria e dolci tradizionali. Data: 10 marzo 2020, Mathura

Fonte: Yatra Exotic Routes

Uno dei più grandi impianti di energia solare al mondo
si trova vicino a Ouarzazate

Nel sud del Marocco, in prossimità di Ouarzazate, città nota per ospitare i famosi studi cinematografici, apprezzati dai registi di tutto il mondo, si trova una centrale sorprendente.

Sin da lontano, è impossibile non vedere una torre gigante, che brilla all’orizzonte e si circonda di intensi raggi di luce.

Si tratta della dimora di Sauron nella Terra di Mezzo?

La torre luccicante è il cuore di Noor 3, parte di una potente centrale di energia solare, un impianto per la produzione di elettricità, che usa diversi tipi di tecnologie. Situata in un territorio dove l’irradiazione solare è tra le maggiori al mondo e grazie al clima favorevole durante tutto l’anno, la centrale è in grado di immagazzinare un’elevata quantità di energia, utilizzata anche durante le ore notturne.

Il progetto prevede quattro centrali. La prima, Noor 1, completata nel 2015, copre una superficie di 450 ettari ed è composta da mezzo milione di specchi cilindrici parabolici che riflettono la luce solare. Noor 2, costruita l’anno successivo, occupa una superficie più grande, ben 680 ettari, e usa la stessa tipologia di specchi, che ruotando attorno ad un asse, inseguono i raggi del sole e ne massimizzano l’efficienza.

Ma ciò che impressiona maggiormente è Noor 3, che usa una tecnologia completamente diversa. Contiene 7400 grandi specchi, che riflettendo la radiazione solare verso una torre di captazione, alta 250 metri, producono fino a 500 gigawattora di potenza annuale.

Noor 4 completerà l’impianto e prevede l’utilizzo di pannelli fotovoltaici.

L’ambizioso progetto è volto a garantire la produzione di una notevole quantità di energia fondamentale per lo sviluppo del Paese. Utilizzare una fonte sostenibile come quella solare, ampiamente disponibile, riducendo l’utilizzo di combustibili fossili, rappresenta un passo concreto verso l’impiego di energie rinnovabili.

È una delizia poter sfruttare la paesaggistica del South Dakota d’inverno, praticando sci di fondo, racchette sulla neve, snowboard o addirittura pesca nel ghiaccio. Ma il fiore all’occhiello dello stato delle Great Places, Great Faces sono gli oltre 2.400 km di percorsi per motoslitta estesi in tutto lo stato, tanto da essere così considerato una delle mete preferite per gli amanti di motoslitta e la migliore scenografia per la vacanza invernale. 

È proprio la motoslitta che nobilita i terreni innevati dello stato ad iniziare da appena a sud di Spearfish, nelle Black Hills occidentali dello stato. Si sale a cavallo di una slitta motorizzata per coprire la bellezza di oltre 560 km di sentieri battuti, segnalati e cartografati. È certamente una delle esperienze più belle, circondati da una ricchezza boschiva ammantata di neve, serpeggiando lungo il famoso Spearfish Canyon con le sue cascate cristallizzate in ghiaccio. Sono i luoghi dove Kevin Costner girò anche le scene invernali del suo film “Balla coi Lupi”. Se si vuole invece esplorare la parte orientale dello stato, numerosi sono i luoghi meravigliosi nei quali imbattersi lungo gli oltre 1800 km di percorsi predisposti. Soggiornate in questa zona, alloggiando al Palisades State Park: qui potete rannicchiarvi al calduccio di una cabin di tronchi d’albero incastonata tra le rocce rosa di quarzite del parco. Si stima che le formazioni di quarzite rosa Sioux del parco statale datino almeno un miliardo di anni! Il parco si trova a sud di Garretson, a 10 miglia da Interstate 90.

Per un’esperienza invernale di proporzioni maestose il Mount Rushmore National Memorial con i volti innevati dei quattro presidenti, accoglie anche d’inverno. Nelle immediate vicinanze la fauna selvatica del Custer State Park s’avvista facilmente: bisonti, capre bighorn ed altri esemplari diventano ancora più attivi nel proprio habitat naturale. La bellezza incontrastata del Parco Nazionale delle Badlands e del Badlands Loop lungo la Highway 240 è un incanto invernale che s’estende su 97.000 ettari.

Se invece volete provare un’esperienza diversa ed entrare in contatto con le Tribù dei Nativi d’America, consigliamo la zona dei laghi glaciali e le sponde del Fiume Missouri che taglia a metà lo stato. Niente di più eccitante di una battuta di pesca nel ghiaccio grazie alle Ice Fishing with Guides per pescare il mitico walleye, oppure il persico o il catfish, assistiti da una guida esperta che indica i luoghi migliori ed i trucchi per provare un’esperienza di pesca decisamente inusuale. La pesca invernale al persico del South Dakota è diventato uno sport di tendenza; le guide sono talmente esperte che sembra vivano costantemente sul ghiaccio. Si pesca sul bel Lake Francis Case, nel Missouri River, oppure nella regione nord orientale dei laghi glaciali. 

Denver, Colorado è la porta d’accesso ufficiale all’immensa regione del Great American West.

Fonte: The Great American West – Italia

Un set abbandonato del film “Popeye” – Braccio di Ferro – del 1980, rivendicato e riproposto come parco tematico dagli abitanti del posto

Il set del film Popeye – Braccio di Ferro – di Robert Altman, girato a Mellieha, Malta, non è mai stato completamente smantellato e rimane sull’isola come una sorta di reliquia. Il film live action statunitense, basato sul popolare fumetto e personaggio dell’animazione, un marinaio amante degli spinaci, ha segnato il debutto cinematografico di Robin Williams nel ruolo principale.

Sono state costruite oltre 20 strutture in legno con tronchi d’albero importati dall’Olanda e scandole di legno portate dal Canada. Otto tonnellate di chiodi e 250 galloni di vernice sono stati usati per costruire il set, e un frangiflutti è stato costruito per proteggere l’area delle riprese dalle mareggiate.

Il film stesso è stato una bomba di incassi al botteghino. Ma piuttosto che abbattere il set o lasciarlo abbandonato, gli isolani lo videro per quello che era: un parco a tema pre-costruito. Alla fine hanno rilevato il set abbandonato, hanno assunto attori ed è nato il Popeye Village – il villaggio di Braccio di Ferro.

Gite in barca e alcune parti del villaggio non sono aperte durante la bassa stagione o quando il tempo è brutto. Anche i biglietti d’ingresso e i prezzi di pacchetti speciali variano in base alla stagione

Fonte: www.atlasobscura.com

Terminal di partenza/arrivo dei passeggeri della tratta Anguilla -St.Maarten (ASMFT)

A seguito di numerose problematiche e nel tentativo di migliorare l’esperienza del cliente presso il terminal dei traghetti di Anguilla – St. Maarten (ASMFT), l’Anguilla Tourist Board (ATB) ha ritenuto opportuno affittare un secondo molo e i terreni adiacenti per accogliere i passeggeri all’arrivo e alla loro partenza, nonché un parcheggio per i clienti e i dipendenti dell’aeroporto. A causa del volume di passeggeri e della mancanza di spazio all’interno del porto, l’ATB ha adibito un padiglione per gestire l’eccessiva quantità di persone e facilitare gli spostamenti nell’edificio principale. 

Questo intervento ha però comportato l’aumento significativo delle spese operative dell’ATB, in particolare i canoni di locazione, che a fronte dell’acquisizione di un secondo locale sono più che raddoppiati. Pertanto l’ATB per avere i fondi sufficienti per far fronte a queste nuove spese, ha dovuto aumentare la tassa sul servizio di trasporto per i passeggeri da 5 a 8 dollari a passeggero.

L’ATB sosterrà economicamente anche i servizi dei gestori dei bagagli presso l’ASMFT per evitare che questi chiedano mance ai clienti. Queste nuove tariffe entreranno in vigore sabato 1 febbraio 2020.

Lo scopo principale che l’ATB è migliorare l’esperienza dei visitatori presso l’ASMFT dall’inizio alla fine.

Informazioni su Anguilla

Nascosta nei Caraibi settentrionali, Anguilla è una bellezza timida con un sorriso caloroso. Una sottile striscia di corallo e pietra calcarea bordata di verde, l’isola è circondata da 33 spiagge, considerate dai viaggiatori esperti e dalle migliori riviste di viaggio, per essere la più bella del mondo. Anguilla si trova appena fuori dai sentieri battuti, quindi ha mantenuto un carattere affascinante e attraente. Tuttavia, poiché può essere comodamente raggiunta da Puerto Rico e St. Martin, e in aereo privato. Romantica? Eleganza a piedi nudi? Chic minimalista? Felicità senza fronzoli? Anguilla è oltre lo straordinario.

Fonte: Ufficio del Turismo di Anguilla

IRLANDA: LA PENISOLA DI INISHOWEN

15 Feb 2020 In: Irlanda

Onde impetuose, l’incantevole aurora boreale e il richiamo di Star Wars: Inishowen è un’avventura elettrizzante

Benvenuti nell’Era Glaciale!

Qualunque cosa accadde in quel periodo apocalittico in cui i ghiacci si formarono, si sciolsero e la Terra si spostò dal proprio asse, l’Irlanda venne forgiata da forze ancestrali che le regalarono gli stupendi paesaggi che ci incantano ancora oggi: ampie vallate, laghi scintillanti e scogliere a picco sull’Oceano Atlantico. Quegli stravolgimenti naturali ci hanno donato una gemma che brilla un po’ più delle altre: la Penisola di Inishowen.

“Panorama mozzafiato e tramonto da sogno”

Sull’estremità della penisola si trova Malin Head, il punto più a nord sulla terraferma irlandese e punto di partenza/arrivo della Wild Atlantic Way, il famoso itinerario costiero. Non si può dire di aver visto Inishowen senza aver percorso la strada stretta e tortuosa che conduce a questa terra sferzata dal vento. Fermati al punto panoramico e potrai ammirare a perdita d’occhio paesaggi mozzafiato ancora incontaminati. Nessuna meraviglia, quindi, che la troupe di Star Wars vide a Malin Head paesaggi ultraterreni, e che scelse questo luogo come set di Star Wars: Episodio VIII!

Spazi sconfinati

Per quanto selvaggia e battuta dal vento, Inishowen è avvolta da un silenzio che favorisce la creatività in coloro che si trovano in questa regione così remota. Fu proprio nelle acque al largo di Inishowen – nell’insenatura di Lough Swilly, per la precisione – che il marinaio John Newton ebbe l’ispirazione per scrivere il suo famoso inno cristiano, Amazing Grace (Incredibile Grazia). Ci piace immaginare che l’Aurora Boreale tingesse il cielo, “splendendo [luminosa] come il sole”, la notte in cui scrisse quei famosi versi… 

Sali in cima alle colline che dividono il Lough Swilly e il vicino Lough Foyle, e potrai anche visitare Grianán of Aileach. Si dice che questo misterioso forte, che da oltre 4.000 anni si erge a 250 metri sul livello del mare, sia stato visitato da tutti: da San Patrizio ai Principi di Aileach e perfino dai Tuatha Dé Danann, il mitico popolo di dei.

Viaggio su strada

La straordinaria bellezza di Inishowen non si esaurisce certo al Lough Swilly. Mettiti al volante – o balza in sella a due ruote – e parti alla scoperta della bellezza che ti circonda. Se ciò che ti ha spinto a visitare l’Irlanda è l’amore per gli ampi spazi aperti e per i paesaggi incontaminati, allora sei giunto a destinazione. I panorami si susseguono per chilometri – osservando l’orizzonte dalla cima della vecchia Lookout Tower (Torre di Avvistamento) riuscirai perfino a scorgere Inishtrahull, l’isola più a nord d’Irlanda, con il suo faro solitario. Di nuovo sulla terraferma, strade fiancheggiate da prati rigogliosi tagliano le valli, raggiungendo pittoreschi villaggi di pescatori quali Moville, Shrove e Muff. E alla fine, siediti, rilassati, afferra un bicchiere e brinda all’Era glaciale che ci ha donato un luogo straordinario come Inishowen.

Fonte: www.ireland.com/it

Dopo una chiusura di quattro anni, riapre il Rosewood Little Dix Bay, gioiello dell’hôtellerie di lusso a Virgin Gorda. Fondato nel 1964, l’iconico resort è stato completamente rinnovato per offrire ai visitatori una vacanza unica nel suo genere, all’insegna del relax immersi nella natura incontaminata delle Isole Vergini Britanniche.

Situato su 200 ettari di spiaggia privata immacolata e circondato da verdi e rigogliosi rilievi, il resort è il rifugio perfetto per ricaricarsi e per andare alla scoperta di Virgin Gorda, la terza isola più grande delle BVI, oasi naturalistica ricca di dolci colline e panorami mozzafiato.

Incorniciato da una delle baie più belle dell’isola, da cui il resort prende il nome, il Rosewood Little Dix Bay aveva chiuso per lavori di rinnovamento nel 2016, dovendo poi prolungare la chiusura a causa dell’uragano Irma nel 2017. Il Little Dix si presenta ora con una veste totalmente rinnovata, mantenendo però come valori fondativi l’armonia e la perfetta fusione con la natura delle BVI.

Lo scopo del Rosewood Little Dix Bay è di creare un’oasi di pace, dove immergersi nella natura e seguirne il ritmo: per questo motivo, la maggior parte delle camere e delle suite è sprovvista di televisione e di connessione web, offrendo così ai visitatori un’esperienza totale e immersiva di relax.

Gli ospiti possono scegliere tra un’ampia gamma di alternative di alloggio: 42 camere, 35 suite, 2 casette in riva al mare e una villa in collina, per un totale di 80 opzioni. In tutti i casi, il design moderno delle strutture evoca un senso di semplice esclusività e di raffinatezza, rafforzato dal fascino e dalla bellezza naturale di Virgin Gorda. La tipica forma conica dei tetti delle stanze si amalgama nel migliore dei modi con l’ambiente circostante e gli interni stessi ripropongono le forme e i colori di questo arcipelago incontaminato.

L’esclusiva esperienza del resort comprende inoltre proposte gastronomiche di ispirazione locale nei quattro nuovi concept di ristorazione d’eccellenza: il colorato ristorante dal design chic Reef House, che offre pranzi all’aperto “farm-to-fork”; il ristorante Sugar Mill, con i suoi piatti creativi in stile tapas;  il bar Pavilion, con metodi di cottura internazionali e intense spezie in ogni piatto; e infine il Rum Room, bar che propone 107 tipologie diverse di rari rum invecchiati da tutto il mondo, mixati in cocktail classici e innovativi. E per rimediare agli effetti che quest’ottima cucina potrebbe avere sugli ospiti, il Little Dix offre anche una vasta selezione di attività indoor e outdoor per gli amanti del fitness e della meditazione, da percorsi escursionistici in panorami mozzafiato a lezioni di yoga, dal tennis al centro wellness all’avanguardia.

Infine, in perfetta linea con l’attenzione all’ambiente e con l’educazione alla sostenibilità di tutte le BVI, il resort propone programmi e attività rivolti a tutti, per infondere anche nei più piccoli un senso di responsabilità e consapevolezza ambientale. Da visite guidate sull’isola e in acqua, alla scoperta della barriera corallina, a lezioni di cucina con ingredienti locali dell’orto sostenibile del resort, il Little Dix Bay si impegna a proteggere il ricco e variegato ecosistema di Virgin Gorda e delle Isole Vergini Britanniche.

A proposito delle British Virgin Islands

Arcipelago composto da 60 isole e caratteristici isolotti, le Isole Vergini Britanniche (BVI) si trovano a circa 50 miglia a est di Puerto Rico, nell’area nord-occidentale del Mar dei Caraibi. Le isole principali sono Tortola – sulla quale sorge la capitale, Road Town – Virgin Gorda, Anegada e Jost Van Dyke. Destinazione celebre a livello mondiale, acclamata dagli appassionati di barca a vela e yachting, le BVI presentano una topografia così varia e dinamica da offrire l’opportunità unica di “saltellare” con facilità tra le varie isole che compongono l’arcipelago. Infatti, ogni isola si contraddistingue per l’eterogeneità delle sue bellezze culturali e naturali. Tra queste, troviamo l’unicità di The Baths, a Virgin Gorda; il caratteristico Anegada Flamingo Pond, che sorge sull’omonima isola; la spettacolare spiaggia di White Bay, a Jost Van Dyke; la sommità del Sage Mountain, a Tortola. Oltre agli appassionati di yachting, le BVI richiamano sulle loro coste gli amanti di snorkeling, escursionismo e turismo sostenibile nonché coloro che desiderano vivere esperienze subacquee di rara intensità, grazie ai fondali dell’arcipelago che custodiscono alcuni dei più affascinanti relitti sommersi dei Caraibi, come il celebre RMS Rhone. Questo paradiso incontaminato, che evoca storie di pirati e gloriose epoche passate, è attualmente raggiungibile con comodi e frequenti collegamenti dalle vicine isole di St. Thomas (USVI), Porto Rico, Antigua o St. Maarten verso il Terrence B. Lettsome International Airport (EIS), l’aeroporto principale delle BVI. I visitatori possono raggiungere l’arcipelago anche in traghetto dall’isola di St. Thomas (USVI).

Fonte: The British Virgin Islands Tourist Board

Appuntamento romantico e suggestivo ad Orvieto che festeggia il San Valentino con una magica luna piena calata nel Pozzo di San Patrizio e una serenata alla città cantata dai balconi del centro storico. Questi sono alcuni degli appuntamenti della manifestazione “Innamorati di Orvieto”, vento promosso dal Comune dal 14 al 16 febbraio.

Quest’anno Orvieto attende il giorno di San Valentino con grande trepidazione. Infatti, la città è pronta ad inaugurare un nuovo evento dal nome “Innamorati di Orvieto”. La manifestazione è stata promossa dall’amministrazione comunale ed è prevista dal 14 al 16 febbraio 2020. Gli eventi centrali dell’evento hanno come protagonista una magica luna piena calata in un pozzo e serenate dai balconi del centro storico. Ma vediamo in particolare quale sarà il programma della tanto attesa manifestazione di Orvieto.

Innamorati ad Orvieto: programma

Per la notte di San Valentino è prevista l’iniziativa dal titolo “La Luna nel Pozzo”. Questo evento, molto suggestivo, è organizzato in collaborazione con Sistema Museo, la scuola comunale di Musica “Adriano Casasole” e il consorzio Orvieto Doc. Il Pozzo di San Patrizio si arricchirà ancor di più di un’atmosfera magica. Dalle 22 e 30 fino a mezzanotte 72 coppie di innamorati potranno partecipare ad una notte magica. Il numero delle coppie coincide con il numero delle finestre del Pozzo di San Patrizio. Le coppie scenderanno i 254 scalini accompagnati da guide e potranno assistere ad una performance teatrale e musicale. Dalle 72 finestre dell’opera ingegneristica, realizzata da Antonio Da Sangallo il Giovane, potranno ammirare una suggestiva luna piena illuminata calata nei 54 metri del Pozzo di San Patrizio. Nella visita è prevista anche una degustazione di vini.

Il 15 febbraio la manifestazione prosegue nel centro storico di Orvieto con la “Serenata alla città”. Dalle 17 alle 20 sono previsti una serie di concerti dai balconi che si affacciano sul centro storico. Dalle 18 alle 20, invece, spostandosi nell’atrio del palazzo dei Sette, si potrà partecipare a “Gusto, amore e… fantasia”, una degustazione gratuita che avrà come protagonista i prodotti tipici a cura dei produttori del partenariato “Terre d’Orvieto”.

La manifestazione si concluderà domenica 16 Febbraio con l’installazione artistica della Luna del Pozzo.

Il misterioso pozzo di San Patrizio

L’evento di San Valentino è un’occasione per visitare la bellissima città di Orvieto, uno dei gioielli dell’Umbria. Il fascino della città è legato al bellissimo Duomo, con la sua facciata gotica e gli affreschi di Luca Signorelli. Ma Orvieto ha molto altro da vedere, come Orvieto Sotterranea, una lunga serie di cunicoli e cavità artificiali che risalgono all’epoca etrusca e furono scavate fino all’età medievale. Qui si trova anche il misterioso Pozzo di San Patrizio.

Il Pozzo di San Patrizio è un’interessante opera di ingegneria cinquecentesca dove i turisti amano dedicarsi al lancio di monetine. Il pozzo fu scavato da Clemente VII, che si rifugiò nella cittadina durante il sacco di Roma del 1527. Il pozzo di San Patrizio ha dimensioni impressionati, profondo 62 metri, ha un diametro di 13,5 metri. Intorno alla cavità si snodano due scale a chiocciola composte da 248 gradini ognuna e ben 72 finestre che fanno entrare la luce creando un’atmosfera molto suggestiva. Il Pozzo si chiama così per la somiglianza con la cavità dove il santo irlandese si ritirava in preghiera.

Fonte: travel.fanpage.it e foto ansa.it e travel.fanpage.it


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