Importante iniziativa dal Tour Operator romano Karisma Travel:

“NO PARTI NO PAGHI!”

Abbiamo incontrato Luca Manchi, General Manager del tour operator Karisma Travel, che ha proposto un’iniziativa per ridare fiducia a tutti i viaggiatori che in questo periodo hanno dovuto rinunciare a partire. “Ci auguriamo che questa situazione duri ancora poco e che la gente ritrovi l’animo per prenotare una bella vacanza” ci confida Manchi.

Ciò che frena i clienti, ora, nel prenotare un viaggio, da programmare nei prossimi mesi, è il timore di incorrere in penali di annullamento e subire una perdita economica qualora la situazione non dovesse essere ancora ottimale per una partenza.

“Quando l’emergenza terminerà, è probabile che si avrà un incremento immediato delle prenotazioni e ci sarà una corsa a riservare una vacanza, soprattutto in quelle destinazioni sempre molto amate dai nostri clienti”.

Per andare incontro alle esigenze della gente, Karisma Travel ha deciso di aiutare i turisti a prenotare un prossimo viaggio, senza timori di incorrere in spiacevoli penali in caso di eventuale cancellazione, dando loro l’opportunità di avere anticipato il trend di crescita e di avere una vacanza già assicurata.

“L’iniziativa, pubblicata sul nostro sito, riguarda alcune destinazioni tra le più popolari quali Egitto, Marocco, Giordania, Thailandia, Maldive, Cuba e Stati Uniti per i tour in italiano” aggiunge Luca Manchi “e prevede la cancellazione SENZA PENALI sulle quote di partecipazione fino a 7 giorni lavorativi prima della partenza per il medio raggio e 14 giorni lavorativi per il lungo raggio”.

La formula si applica per tutte le prenotazioni effettuate dal 3 Marzo al 30 Aprile per partenze dal 12 Marzo al 15 Dicembre (fatta eccezione per l’Alta Stagione) e maggiori dettagli sono presenti nel sito ufficiale.

Un atto di fiducia da parte del Tour Operator consapevole che, aiutando i clienti, ne beneficerà tutta la categoria legata al settore viaggi.

Fonte: karismatravel.eu

Siviglia è nota in tutto il mondo per la sua Settimana Santa e la Fiera. Tuttavia, qualsiasi periodo dell’anno è ideale per scoprire la
capitale andalusa.

Gli edifici storici, i quartieri pieni di vita e il flamenco presente praticamente in ogni angolo della città sono gli elementi dal fascino magnetico che Siviglia offre.

Se hai un paio di giorni a disposizione, potrai conoscere una delle città più straordinarie della Spagna. Arte, storia, divertimento e cultura caratterizzano una tappa imperdibile del tuo viaggio nel nostro Paese.

Primo giorno: una mattinata attraverso la storia

Puoi cominciare a visitare la città partendo da Plaza del Triunfo. Questo punto nevralgico comprende tre edifici che fanno parte del Patrimonio dell’Umanità di Siviglia: il Real Alcázar, l’Archivio delle Indie e la cattedrale con la Giralda, un campanile di oltre 90 metri di altezza, da dove potrai ammirare tutta la città. Inoltre, nella cattedrale, il maggiore tempio gotico del mondo, è sepolto l’esploratore Cristoforo Colombo, a cui dobbiamo, almeno in parte, un altro dei simboli di Siviglia: l’Archivio delle Indie. Un edificio che, nell’epoca dello splendore imperiale della Spagna, fungeva da porta di ingresso per i mercanti e i prodotti provenienti dall’America. Puoi continuare visitando il Real Alcázar, uno dei palazzi più antichi del mondo.

Il pomeriggio delle tre “T”: tori, tapas e Torre dell’Oro

Nel pomeriggio, ti consigliamo di spostarti nel quartiere dell’Arenal, che si trova a meno di 10 minuti dalla cattedrale. Nei pressi del fiume Guadalquivir, asse portante della città, ti aspetta una delle zone più autentiche della città. Qui potrai trovare la storica Torre dell’Oro, che attualmente è la sede di un museo navale. A soli dieci minuti è situato un altro dei simboli più rappresentativi di Siviglia: la Plaza de Toros de La Maestranza che è caratterizzata da esterni sorprendentemente colorati e che, a seconda della stagione, ospita le corride. Per concludere con una buona cena, a meno di cinque minuti, troverai alcune taverne tipiche, dove potrai gustare le migliori tapas, come il “pescaíto” fritto o un prelibato piatto di prosciutto iberico.

Una città dal fascino “flamenco”

Chi visita Siviglia non può non assistere a uno spettacolo di flamenco. Opta per il “tablao” El Arenal, a cinque minuti dalla Maestranza, o se preferisci, cammina qualche minuto in più per raggiungere il “tablao” Los Gallos. Due esperienze uniche per partecipare in diretta alle migliori esibizioni di flamenco, accompagnate da chitarre, canti e balli.

Secondo giorno : una mattina ricca di vitalità: Triana, Santa Cruz e Alfalfa

Siviglia non offre soltanto grandi monumenti, ma anche quartieri vivaci. Per la seconda giornata, ti suggeriamo di cominciare da Calle Betis, a Triana, uno dei punti più emblematici della capitale andalusa. Qui potrai ammirare gli edifici colorati affacciarsi sul fiume e partecipare all’allegra vita delle caffetterie e dei bar, che offrono una colazione tipica ideale per chi vuole partire con energia.

Attraversando il ponte di Triana e camminando per circa 15 minuti verso il centro, si raggiungono Santa Cruz e Alfalfa, dove abbondano i negozi di artigianato locale, con ceramiche o pelli conciate, e attività commerciali popolari, dove potrai acquistare i prodotti della zona. Inoltre, a Santa Cruz troverai una delle “cartoline” più rappresentative di Siviglia: il Callejón del Agua, una stradina piena di fiori dove l’aria è intrisa del profumo del gelsomino.

Un pomeriggio nel verde nel Parco María Luisa di Siviglia

A coronamento della visita in questa città, ti suggeriamo di raggiungere le “Setas” di Siviglia. Questo edificio moderno in Plaza de la Encarnación sorge a cinque minuti da Plaza de la Alfalfa e ti permette di fare una passeggiata a 25 metri di altezza, alla scoperta dei tetti di una delle zone più centrali della capitale. Per rendere ancora più unica questa esperienza, visita la pasticceria La Campana, che si trova a soli cinque minuti dalle “Setas”, per gustare alcuni dolci tipici.

Siviglia vanta inoltre una delle aree verdi più curate della Spagna: il Parco María Luisa. Questo immenso giardino si trova a circa 25 minuti dalle “Setas” ed è perfetto per fare un picnic all’aria aperta, passeggiare o fare sport in qualsiasi momento dell’anno. Al suo interno, è possibile visitare la peculiare Plaza de España, uno dei simboli di Siviglia, ideale per vivere un momento indimenticabile della tua visita. Questo spazio emblematico fu costruito in occasione dell’Esposizione Iberoamericana del 1929.

Il tramonto di Siviglia come protagonista

Infine, ti consigliamo di percorrere il centro storico in calesse. Queste carrozze trainate da cavalli possono essere prenotate in anticipo e sono disponibili in vari punti del centro. In Plaza del Triunfo, vicino alla cattedrale o nello stesso Parco María Luisa sono presenti alcune fermate, dove potrai salire per andare alla scoperta della città in maniera differente e in compagnia di guide eccezionali: i cocchieri, che ti intratterranno con interessanti storie su Siviglia. Lasciati affascinare dall’antica Hispalis al tramonto e scopri perché il cantante di flamenco Juan Peña, el Lebrijano, affermava che “quello che ti dà Siviglia non te lo toglie nessuno”.

Fonte: spain.info/it

Dubai è una città in continua evoluzione,
soprattutto in vista di Expo 2020

Da ottobre Dubai ospiterà Expo 2020. Non saranno solo i padiglioni dei Paesi che aderiscono all’esposizione universale la novità dell’anno nell’Emirato più visitato che mai. Chi decide di andarci ora farà un affare.

Chi parte con la compagnia di bandiera di Dubai, la Emirates, ha offerto My Emirates Pass. In pratica, con il biglietto aereo si ha a disposizione una sorta di card che consente ai passeggeri di accedere a sconti speciali fino al 50% in oltre 500 tra i punti vendita e le destinazioni leisure negli Emirati Arabi Uniti (fino al 31 marzo).

I mall più famosi e i brand internazionali saranno scontati del 30%. I ristoranti locali costeranno la metà, così come le esperienze fuori città e le spa.

Dubai è una città in continua evoluzione, che non si ferma mai. Anche – e soprattutto – in vista di Expo 2020 sono tante le novità turistiche offerte dalla città dei record. Ai suoi primati, infatti, si aggiungerà Ain Dubai, su Bluewaters Island. Con i suoi 210 metri di altezza, è la ruota panoramica la più alta al mondo, con una vista mozzafiato sulla costa della città, sull’impressionante skyline e sulle icone dell’Emirato come il Burj Al Arab, l’hotel più lussuoso del mondo, Palm Jumeirah, l’isola a forma di palma, e il Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo.

La ruota panoramica Ain Dubai

Alla base della nuova attrazione ci saranno diversi intrattenimenti e un grande schermo a LED montato sulla struttura di metallo. Oltre a ospitare Ain Dubai, Bluewaters Island, collegata a Jumeirah Beach da un ponte pedonale, avrà anche hotel, negozi, ristoranti e residenze.

Non solo divertimento, ma anche cultura. Ci sarà, infatti, anche un nuovo museo, il Museum of the Future, che ospiterà le più grandi innovazioni, i prototipi e le invenzioni mondiali, consentendo ai visitatori di interagire con i display all’interno dell’esposizione. Ospiterà anche corsi, seminari e conferenze sulla tecnologia all’avanguardia e soluzioni scientifiche per esplorare innovazioni futuristiche.

Il fantascientifico Museum of The Future

Un nuovo centro culturale, la Libreria di Mohammed bin Rashid, ospiterà oltre 4,5 milioni di libri, un milione di audiolibri e due milioni di e-book e includerà anche un teatro da 500 posti.

L’edificio, situato ad Al Jaddaf, con una bellissima vista sul Dubai Creek, si svilupperà su oltre 92mila metri quadrati. Ci saranno anche diverse aree per eventi, attività e festival educativi e culturali.

La Mohammed Bin Rashid Library

Il nuovo ME Dubai, un hotel innovativo famoso per essere l’unico al mondo a essere stato completamente progettato dalla scomparsa Zaha Hadid. L’hotel sarà situato all’interno di The Opus, un edificio dall’architettura futuristica, che si compone di due torri che si uniscono per assumere la forma di un cubo.

L’ME Dubai e The Opus

Sorgeranno anche le due torri dell’Address Sky View a Dubai Downtown, un edificio progettato dagli stessi architetti che hanno lavorato al Burj Khalifa. All’interno ci sarà un hotel le cui torri saranno collegate tramite uno sky bridge, l’Osservatorio, un tubo trasparente che avvolgerà l’esterno della torre e collegherà i piani 52 e 53 per un’esperienza adrenalinica unica. Quassù ci sarà anche una suggestiva infinity pool e diversi bar con una vista a 360 gradi. Gli ospiti potranno fare un giro sull’ascensore di vetro panoramico che arriverà a più 215 metri d’altezza e camminare sul pavimento di vetro lungo 25 metri.

L’Address Sky Views

Novità anche per le famiglie. All’interno di Dubai Parks and Resorts nel 2020 aprirà anche Legoland Hotel con un’area giochi dalle sembianze di un castello e modelli di Lego in ogni camera. Gli ospiti saranno accolti dal drago Ollie.

Dal punto di vista delle infrastrutture, invece, la grande novità sarà la Route 2020, un’estensione di 15 km della metropolitana di Dubai, che servirà milioni di visitatori che verranno per l’Expo 2020. I nuovi collegamenti serviranno diverse aree della città, tra cui The Gardens, Discovery Gardens, Al Furjan, Jumeirah Golf Estates e Dubai Investment Park, il sito di Expo e i dintorni, estendendosi all’Expo Village e all’Expo Mall a Ovest e all’Expo Yard verso Est. Il servizio passeggeri inizierà a essere operativo a maggio 2020, cinque mesi prima dell’apertura dell’Expo.

Fonte: siviaggia.it

Siviglia è nota in tutto il mondo per la sua Settimana Santa e la Fiera. Tuttavia, qualsiasi periodo dell’anno è ideale per scoprire la
capitale andalusa.

Gli edifici storici, i quartieri pieni di vita e il flamenco presente praticamente in ogni angolo della città sono gli elementi dal fascino magnetico che Siviglia offre.

Se hai un paio di giorni a disposizione, potrai conoscere una delle città più straordinarie della Spagna. Arte, storia, divertimento e cultura caratterizzano una tappa imperdibile del tuo viaggio nel nostro Paese.

Primo giorno: una mattinata attraverso la storia

Puoi cominciare a visitare la città partendo da Plaza del Triunfo. Questo punto nevralgico comprende tre edifici che fanno parte del Patrimonio dell’Umanità di Siviglia: il Real Alcázar, l’Archivio delle Indie e la cattedrale con la Giralda, un campanile di oltre 90 metri di altezza, da dove potrai ammirare tutta la città. Inoltre, nella cattedrale, il maggiore tempio gotico del mondo, è sepolto l’esploratore Cristoforo Colombo, a cui dobbiamo, almeno in parte, un altro dei simboli di Siviglia: l’Archivio delle Indie. Un edificio che, nell’epoca dello splendore imperiale della Spagna, fungeva da porta di ingresso per i mercanti e i prodotti provenienti dall’America. Puoi continuare visitando il Real Alcázar, uno dei palazzi più antichi del mondo.

Il pomeriggio delle tre “T”: tori, tapas e Torre dell’Oro

Nel pomeriggio, ti consigliamo di spostarti nel quartiere dell’Arenal, che si trova a meno di 10 minuti dalla cattedrale. Nei pressi del fiume Guadalquivir, asse portante della città, ti aspetta una delle zone più autentiche della città. Qui potrai trovare la storica Torre dell’Oro, che attualmente è la sede di un museo navale. A soli dieci minuti è situato un altro dei simboli più rappresentativi di Siviglia: la Plaza de Toros de La Maestranza che è caratterizzata da esterni sorprendentemente colorati e che, a seconda della stagione, ospita le corride. Per concludere con una buona cena, a meno di cinque minuti, troverai alcune taverne tipiche, dove potrai gustare le migliori tapas, come il “pescaíto” fritto o un prelibato piatto di prosciutto iberico.

Una città dal fascino “flamenco”

Chi visita Siviglia non può non assistere a uno spettacolo di flamenco. Opta per il “tablao” El Arenal, a cinque minuti dalla Maestranza, o se preferisci, cammina qualche minuto in più per raggiungere il “tablao” Los Gallos. Due esperienze uniche per partecipare in diretta alle migliori esibizioni di flamenco, accompagnate da chitarre, canti e balli.

Secondo giorno : una mattina ricca di vitalità: Triana, Santa Cruz e Alfalfa

Siviglia non offre soltanto grandi monumenti, ma anche quartieri vivaci. Per la seconda giornata, ti suggeriamo di cominciare da Calle Betis, a Triana, uno dei punti più emblematici della capitale andalusa. Qui potrai ammirare gli edifici colorati affacciarsi sul fiume e partecipare all’allegra vita delle caffetterie e dei bar, che offrono una colazione tipica ideale per chi vuole partire con energia.

Attraversando il ponte di Triana e camminando per circa 15 minuti verso il centro, si raggiungono Santa Cruz e Alfalfa, dove abbondano i negozi di artigianato locale, con ceramiche o pelli conciate, e attività commerciali popolari, dove potrai acquistare i prodotti della zona. Inoltre, a Santa Cruz troverai una delle “cartoline” più rappresentative di Siviglia: il Callejón del Agua, una stradina piena di fiori dove l’aria è intrisa del profumo del gelsomino.

Un pomeriggio nel verde nel Parco María Luisa di Siviglia

A coronamento della visita in questa città, ti suggeriamo di raggiungere le “Setas” di Siviglia. Questo edificio moderno in Plaza de la Encarnación sorge a cinque minuti da Plaza de la Alfalfa e ti permette di fare una passeggiata a 25 metri di altezza, alla scoperta dei tetti di una delle zone più centrali della capitale. Per rendere ancora più unica questa esperienza, visita la pasticceria La Campana, che si trova a soli cinque minuti dalle “Setas”, per gustare alcuni dolci tipici.

Siviglia vanta inoltre una delle aree verdi più curate della Spagna: il Parco María Luisa. Questo immenso giardino si trova a circa 25 minuti dalle “Setas” ed è perfetto per fare un picnic all’aria aperta, passeggiare o fare sport in qualsiasi momento dell’anno. Al suo interno, è possibile visitare la peculiare Plaza de España, uno dei simboli di Siviglia, ideale per vivere un momento indimenticabile della tua visita. Questo spazio emblematico fu costruito in occasione dell’Esposizione Iberoamericana del 1929.

Il tramonto di Siviglia come protagonista

Infine, ti consigliamo di percorrere il centro storico in calesse. Queste carrozze trainate da cavalli possono essere prenotate in anticipo e sono disponibili in vari punti del centro. In Plaza del Triunfo, vicino alla cattedrale o nello stesso Parco María Luisa sono presenti alcune fermate, dove potrai salire per andare alla scoperta della città in maniera differente e in compagnia di guide eccezionali: i cocchieri, che ti intratterranno con interessanti storie su Siviglia. Lasciati affascinare dall’antica Hispalis al tramonto e scopri perché il cantante di flamenco Juan Peña, el Lebrijano, affermava che “quello che ti dà Siviglia non te lo toglie nessuno”.

Fonte: spain.info/it

Ana Kai Tangata – Grotta del Cannibale

La grotta dal nome minaccioso, Grotta del Cannibale, ospita alcune straordinarie opere d’arte antiche.

Sulla remota isola di Rapa Nui – Isola di Pasqua – i dipinti a base di olio di squalo della Cannibal Cave sono spesso trascurati. Ma il sito misterioso vale il breve, sebbene insidioso, trekking.

Il nome nativo di questo sito è Ana Kai Tangata, che si traduce liberamente in “Cave Eat Man” e può essere interpretato in diversi modi. È stato proposto che il nome della grotta potrebbe significare “grotta dove mangiano gli uomini”, “grotta che mangia gli uomini” o “grotta dove si mangiano gli uomini”. Rapa Nui ha una ricca storia di guerre tribali, esaurimento delle risorse, spiritualismo e carestia, quindi le storie di cannibalismo sono comuni.

Visitare Cannibal Cave non richiede troppo tempo, ma è una zona straordinaria dove soffermarsi a guardare le onde che si infrangono ripetutamente contro le scogliere. Man mano che si scende seguendo i gradini più o meno scolpiti, si inizia a vedere antiche immagini dipinte di navi e uccelli sacri. Una visita alla grotta è resa più toccante dal fatto che i dipinti stiano svanendo.

C’è anche un “gemello malvagio” della Grotta del Cannibale a pochi passi a sud che è però inaccessibile. L’affioramento di roccia vulcanica che separa le due grotte è un ottimo punto di osservazione per contemplare le onde mozzafiato. Le onde dell’oceano rotolano e si infrangono nelle enormi nicchie con una forza impressionante e inviano cascate di acqua schiumosa lungo le pareti e nel bacino blu cristallino. Vedere il potere del Pacifico contro la costa frastagliata di questa isola remota offre una grande prospettiva sulla resilienza del Tangata Manu, che era il vincitore che nuotava nelle acque nelle loro competizioni rituali.

C’è un piccolo parcheggio lungo Policarpo Toro, che è la strada che porta al vulcano Orongo e alcuni cartelli in legno che guidano la strada per la grotta.

Fonte: atlasobscura.com

LA PROGETTAZIONE DELL’ANNUALE PADIGLIONE ESTIVO È STATA AFFIDATA ALLO STUDIO DI ARCHITETTURA COUNTERSPACE. CON SEDE A JOHANNESBURG, È GUIDATO DA TRE PROGETTISTE CLASSE 1990: AD OGGI SONO LE PIÙ GIOVANI AD AVER OTTENUTO L’INCARICO. SI ISPIRERANNO A ICONICI LUOGHI DI INCONTRO DELLA CAPITALE INGLESE, TRA CENTRO E PERIFERIA

Quando nel 2000 la compianta Zaha Hadid collocò una struttura dalla copertura frastagliata nel verde dei Kensington Gardens di Londra, dando così inizio alla tradizione del Serpentine Pavilion, Sumayya Vally, Sarah de Villiers e Amina Kaskar avevano appena dieci anni. Due decenni più tardi, i loro nomi sono improvvisamente rimbalzati nelle redazioni di settore di tutto il mondo. Dopo essere diventate architette e aver fondato lo studio di progettazione – tutto al femminile – Counterspace, con sede a Johannesburg, ovvero nel loro Paese d’origine, sono state scelte per la progettazione del padiglione temporaneo più imitato di sempre. Raccolgono il testimone dal collega giapponese Junya Ishigami e, seppur non in maniera esplicita, si spera che la loro presenza e il loro progetto contribuiscano a inaugurare un nuovo ciclo nella storia del Serpentine Pavilion, rimuovendo tutte le ombre calate sull’istituzione che ne promuove la realizzazione dopo le dimissioni dell’ex CEO Yana Pell, annunciate lo stesso giorno della presentazione del padiglione 2019.

Amina Kaskar, Sumayya Vally and Sarah de Villiers of Counterspace. Photographed by Justice Mukheli in Johannesburg, 2020. © Counterspace

ISPIRAZIONE LONDRA

Il padiglione 2020, che aprirà al pubblico il prossimo 21 giugno e ospiterà la consueta pluralità di iniziative destinate a un pubblico eterogeneo, fino all’11 ottobre, attinge alla città di Londra e alla sua comunità in modo radicale, con più forza e audacia di quanto sperimentato fin qui. Il trio Counterspace ha infatti annunciato di aver concepito la struttura “come un evento”, con l’intento di restituire in un’estrema varietà formale le impronte di luoghi che contribuiscono a modellare l’identità della capitale inglese. Nelle parole di Sumayya Vally, le memorie spaziali di “Brixton, Hoxton, Hackney, Whitechapel, Edgware Road, Peckham, Ealing, North Kensington vengono trasferite sul prato della Serpentine. Ed è qui che si incrociano, producono spazi per stare insieme”. A rendere leggibili, a colpo d’occhio, le singole forme selezionate delle progettiste saranno “le interruzioni, i gradienti e le differenze di colore e consistenza tra le diverse parti del padiglione”, ha anticipato ancora Vally.

Serpentine Pavilion 2020 designed by Counterspace, Design Render, Interior View © Counterspace

AMBIZIONI ECOLOGISTE

Senza voler trarre conclusioni avventate, oggettivamente impossibili alla luce dei due soli render al momento disponibili, appare già di immediato interesse il tentativo di Counterspace di porsi “in ascolto”, per così dire, delle diverse anime di Londra. Lo studio, alla prima realizzazione su suolo britannico e molto attivo in ambito accademico, ha infatti indirizzato con vigore lo sguardo verso la dimensione urbana. Una scelta di metodo, che non può passare inosservata (soprattutto nell’anno in cui il Regno Unito è uscito dall’Unione Europea) e che potrebbe essere letta quasi in antitesi rispetto a quanto (spesso) accaduto nei primi venti anni di Serpentine Pavilion. Il padiglione del trio sudafricano sembra infatti esaltare il ruolo di crocevia e di incontro tra culture della capitale inglese, anziché presentarsi come “la manifestazione autoreferenziale” del vocabolario formale delle sue autrici. Che, tuttavia, non resteranno silenti, limitandosi a un’azione di “ricostruzione” di segni, dettagli e atmosfere londinesi. Alle recenti dichiarazioni del direttore artistico Hans-Ulrich Obrist, che ha annunciato l’assoluta centralità dell’ecologia in tutte le future iniziative targate Serpentine Gallery, Sumayya Vally, Amina Kaskar e Sarah de Villiers rispondono adottando un adeguato mix di materiali e tecnologie. In attesa di commentarlo dal vivo, per la consueta anteprima di Artribune, sappiamo già che il ventesimo Serpentine Pavilion sarà formato, tra gli altri materiali, da pannelli di sughero e dai “mattoni ecologici” K-bric, in larga parte costituiti da rifiuti riciclati. Sarà vera gloria?

Serpentine Pavilion 2020 designed by Counterspace, Design Render, Exterior View © Counterspace

Fonte: Artribune.com – Valentina Silvestrini

UNA NOTTE NEL DESERTO DELL’OMAN

5 Mar 2020 In: Oman

Tutto quello che bisogna sapere per provare una delle esperienze più belle e piene: una notte nel deserto

Le dune di sabbia finissima sembrano montagne dorate che nessuno ha mai scalato, disegnate costantemente da un leggero vento in grado di creare perfette geometrie roteanti. Del mare, invece, ricordano le onde e le sfumature di colore che verso l’orizzonte si accendono di rosso, giallo e marrone. Un mix di elementi naturali che vanno in scena sotto gli occhi dei turisti in viaggio in 4×4. Il loro passaggio, come quello di qualunque altra creatura vivente, sarà cancellato all’istante dal movimento continuo di miliardi di granelli che raccontano, a chi sa ascoltarne l’impercettibile fruscio, di epoche lontanissime e di un territorio esotico e magico.

L’Oman è una terra senza tempo, dove passato e presente si legano in un indissolubile abbraccio, mostrando per immagini atmosfere arabe e modernissime strutture ricettive, spettacolari wadi (canyon di solito attraversati da corsi d’acqua) e antiche capitali come Nizwa con il suo forte. E poi castelli dalle alte torri, natura e quello stesso deserto che muta nelle sue caratteristiche diventando ora roccioso, ora sabbioso come nel caso di Rub’al-Khali e Sharqiyah Sands.

Il Sultanato è suggestione perenne dove ricercare monili in argento e sentirsi regine di altri secoli o gustare le delizie di succosi datteri, fino a perdersi tra mercati e souq, per un acquisto che riporti a casa quel pezzo di anima lasciato in un Paese che fa innamorare chiunque vi posi lo sguardo. Ma dormire nel deserto è tutta un’altra storia. Un’altra magia. Sono tante le strutture che offrono questa esperienza. Per chi lo desidera, si possono prenotare dei tour per trascorrere le ore più buie tra le dune prima di assaggiare il riso basmati, i falafel (polpette di ceci), l’hummus (crema di ceci), il classico pollo con curry e le originali samosa (involtini triangolari con verdure) comodamente seduti tra luci soffuse. Si può anche prendere parte a itinerari di più notti con pernottamenti in diversi campi tendati, alla scoperta della vera vita dei beduini locali.

WAHIBA SANDS

Una delle location più suggestive in Oman (e piuttosto famosa), è l’area di Sharqiya Sands, conosciuta anche come Wahiba Sands. Tra le diverse strutture 1000 nights camp, a 44 km dall’autostrada 23 e a 37 km dal castello di Al Mintarib, risalente al XIII secolo, è un campo con una piscina, un bar che serve cocktail analcolici, una vera barca che rappresenta un ambiente comune dove rilassarsi a qualunque ora e l’area ristorante. Per dormire esistono diverse possibilità: c’è la Sand House, in muratura, con servizi privati, veranda e soggiorno stile beduino, la Sheikh Tent, con tende, servizi privati adiacenti e attrezzate con tappeti, letti e comodini e l’Arabic Tent, con tende e servizi in comune arricchiti con tappeti, letti e comodini.

RUB’ AL KHALI
Oltre a Wahiba Sands (dal nome della tribù beduina che lo abita) per non perdersi una notte tra le dune alla ricerca delle stelle più luminose c’è anche Rub’ Al Khali, il famoso «quarto vuoto» il deserto che copre un quarto della penisola arabica e non è ancora interamente esplorato. Per chi ama l’avventura, quella vera, ovunque nel Sultanato il campeggio è libero, ma anche in Oman è molto richiesto il glamping, che fonde glamour e camping in un’esperienza unica per gli amanti del lifestyle e del lusso ecosostenibile. Basta affidarsi a una guida locale, che porti gli accampamenti mobili su spiagge come Al Kaluf, dove il deserto si dissolve nel mare, o davanti all’isola di Masirah, perfetta per praticare kitesurf. I tour di questo tipo, di solito, sono abbastanza personalizzati seguendo gusti ed esigenze dei viaggiatori.

DA NON PERDERE

    •    Esplorare la Via dell’incenso

Il Rub’al-Khali nella regione del Dhofar è grande quanto la Francia e qui si trovano i quattro siti della «via dell’incenso» elencati quale Patrimonio Mondiale UNESCO: gli alberi d’incenso di Wadi Dawkah, i resti dell’oasi carovaniera di Shisr (alle porte della città perduta di Ubar), 40 km a est di Salalah, le rovine archeologiche dell’antica Sumhuram, che sovrastano la laguna e l’antico porto di Khawr Rori. Per chi ha più tempo, c’è anche il museo dell’incenso e annesso sito archeologico, fra i più interessanti dell’Oman.

    •    Attraversare da nord a sud il deserto

Nella grande distesa sabbiosa di Sharqiyah Sands si possono organizzare anche tour di due giorni per attraversare tutta l’area. E quando ci si accampa, si possono prevedere escursioni in quad o con dromedari che riescono ad inoltrarsi là dove gli autoveicoli non possono giungere.

•    Organizzare una “cavalcata” tra le dune o la passeggiata a dorso di dromedario

A seconda della scelta del tutto personale, può essere una delle escursioni per iniziare l’anno al meglio.

•    Assistere al sorgere del sole in mezzo alle dune

Una suggestioni tra i colori dell’alba che ha bisogno di ben pochi commenti.

•    Dirigerti verso Sur e la riserva delle tartarughe di Ras al Jinz

Questo villaggio non lontano dal deserto di Wahiba Sands, è un’ottima base per vivere il mare dell’Oman anche in giornata. Noto soprattutto per la costruzione dei dhow, le tipiche imbarcazioni del Sultanato vanta anche la presenza di un interessante museo marittimo. Andate a Ras al Hadd, l’estrema punta orientale del Paese, nel punto in cui le acque del golfo dell’Oman si uniscono a quelle del mare arabico, e poi a Ras al Jinz, famosa per le tartarughe verdi che, tra settembre e novembre, vengono a migliaia a deporvi le uova. Dopo circa due mesi, i piccoli riemergono dalla sabbia e si precipitano verso il mare. Da raggiungere poi il quotidiano mercato del pesce, particolare in quanto riservato esclusivamente agli uomini. Si svolge di prima mattina e i visitatori possono guardare i pescatori che scaricano e vendono il pescato del giorno.

•    Innamorarti di Mutrah e del souq di Muscat

Lasciato il deserto visitare la capitale è sempre una buona idea. La scelta di cose da fare in questo caso è infinita, ma se il focus del viaggio è tra campi tendati e sabbia con escursione giornaliera a Muscat, allora un giro lo merita Mutrah con la corniche e il souq, uno dei più antichi del mondo arabo. Tra corridoi coperti e un dedalo di stradine, si snodano negozi ricchi di antichi gioielli, tessuti tradizionali, spezie aromatiche e prodotti freschi. Chiamato dagli abitanti “Al Dhalam Souq”, cioè il “mercato ombreggiato”, oggi è ristrutturato e decorato in stile arabo contemporaneo, con vetrate a piombo e luminose lanterne sotto un robusto tetto in legno. Apre due volte al giorno, la mattina presto fino a mezzogiorno e il tardo pomeriggio, con chiusura dalle 13 alle 16. Tra i negozietti dell’area da segnare in agenda ci sono Center Juice, che fa spremute di frutta fresca accanto all’entrata del souq, Alibaba, in cui si possono acquistare monili e antichità e nei dintorni imperdibile Tarbuosh, che vende ottimi kebab e falafel d’asporto vicino all’hotel Coral.

Fonte: vanityfair.it

Ridefinite il vero lusso su una delle isole più amate e uniche del mondo a Erosantorini

Arroccato su una scogliera alta 300 metri che domina l’iconica caldera di Santorini in una lussureggiante tenuta di due acri, EROSANTORINI è un nuovo rifugio di lusso che offre un’esperienza straordinaria come la sua posizione senza rivali. Riflettendo un nuovo concetto di ospitalità rappresentato dalla filosofia tipicamente greca di “philotimo”.

EROSANTORINI occupa un’ambita meta ai margini della caldera nella zona di Messaria, a soli 2 chilometri a sud della vivace capitale di Santorini, Fira, e 14 km dall’idilliaco villaggio costiero di Oia.

DESIGN

L’acclamata designer d’interni internazionale Paola Navone ha portato la sua sofisticata estetica egea, usando una tavolozza di colori basata su bianchi e grigi scuri spruzzati con colori che riflettono il mare e il paesaggio fiorito.

LA PROPRIETÀ

EROSANTORINI è progettato per ospitare fino a 10 ospiti. Le famiglie sono le benvenute e i bambini possono essere comodamente alloggiati su richiesta, nelle cinque suite indipendenti, disposte con cura sulla spettacolare superficie della tenuta.

LE SUITE

Le cinque suite private dell’Estate sono pensate per offrire una vita in comune ottimale, tre suite dispongono di vari layout di una camera da letto, con semplici piani aperti e graziosi interni ed esterni. Un bungalow separato con due camere da letto, adiacente alla spa del complesso immobiliare, offre una flessibilità ancora maggiore. Ogni suite gode del proprio spazio privato e semi-privato per la vita all’aperto in ogni stagione, con fantastici caminetti galleggianti, piscina per bambini riscaldata, vasche idromassaggio all’aperto, pavimenti radianti riscaldati e magnifiche viste dappertutto.

IL GRUPPO

EROSANTORINI è dotato di personale e host designati. Viene offerto un servizio su misura, in cui lo chef e il suo team preparano sempre i loro suggerimenti, basati sulla cucina greca, utilizzando ingredienti locali, selezionati solo dalle migliori fonti e produttori.

Ogni soggiorno presso EROSANTORINI è pianificato e realizzato secondo i desideri e i gusti individuali degli ospiti.

Fonte: xoprivate.com

L’EGITTO A 360°

4 Mar 2020 In: Egitto

IN VIAGGIO IN EGITTO

Visitare un Paese ricco di storia e di cultura è come fare un salto indietro nel tempo!
Vale per la maggior parte dei luoghi del pianeta, ma l’Egitto restituisce uno spaccato della sua civiltà millenaria con un lascito straordinario, che esprime un’elaborata ingegnosità architettonica e artistica intrisa ancora di misteri e segreti ben celati.

Dal Basso all’Alto Egitto, templi, piramidi e necropoli sfilano davanti ad occhi increduli, a riprova della raffinatezza mentale dei sovrani Egizi, che dedicarono la propria esistenza a regnare in armonia con i propri sudditi, desiderosi di essere all’altezza di una vita ultraterrena, sempre pronta ad accoglierli.

Stretto intorno al Nilo, inestimabile fonte di vita, da migliaia di anni il popolo dimostra devozione e amore per il proprio Paese, con sacrificio e duro lavoro, permettendo alle vestigia dell’Antico Egitto di essere ancora oggi interessanti e tenaci protagoniste, con un retaggio che appassiona il mondo intero.   

Abu Simbel – Tempio di Ramses II

Attraverso opere monumentali, gli Egizi ci hanno concesso il privilegio di cogliere lo sviluppo del Paese passo dopo passo durante l’evoluzione della loro civiltà.

La strenua ricerca dell’eternità nel Regno dei Morti, espressa con elaborati riti religiosi, si è trasformata, oggi, in una testimonianza, che ne enfatizza un’evidente immortalità nella vita terrena.

L’Egitto è una destinazione attraente, non solo per vivere un’esperienza immersiva nel suo glorioso passato, ma per una vacanza all’insegna del relax e del divertimento circondati da panorami naturali meravigliosi, che spaziano dal deserto al Mar Rosso, dall’iconico Nilo a città vibranti e colme di fascino.

È bello scoprire l’Egitto nella sua completezza e, ogni volta che si torna nel Paese, è un nuovo inebriante inizio, che svela inaspettate sfaccettature pronte a regalare emozioni sempre più forti!

Abu Simbel . Tempio della Regina Nefertari
Abu Simbel – L’alba
Abu Simbel – Tempio di Ramses II
Aswan
Aswan – Tempio di Philae
Aswan – Tempio di Philae
Aswan – Tempio di Philae
Villaggio Nubiano
Tramonto a Luxor
Giza – Le iconiche piramidi
Il Cairo e il Nilo
Aswan

Foto: Alessandra Fiorillo

Per la serie storie vere, fatti incredibili ma realmente accaduti, oggi vogliamo raccontarvi un evento che riguarda una fantastica pista di kart Ferrari sulla nave da crociera Norwegian Cruise

Se ti piacciono le corse automobilistiche, adorerai davvero la fantastica pista da corsa con il marchio Ferrari! La Norwegian Joy, lussuosa nave della linea Norwegian Cruise Line (NCL)

In collaborazione con Ferrari Watches e Scuderia Ferrari Watches, Norwegian Cruise Line ha sviluppato la prima pista in mare. Situata sul ponte superiore della nuova lancia da crociera, la pista da corsa con marchio Ferrari copre due livelli.

3.850 passeggeri vivranno un’esperienza VIP in eleganti kart elettrici. L’obiettivo della Norwegian Joy è offrire esperienze di “prima classe in mare”. Sicuramente girare intorno alla pista da corsa a marchio Ferrari in mezzo all’oceano soddisfa questi criteri.

Possono correre fino a dieci piloti contemporaneamente. Se alloggi nella classe The Haven e Concierge della nave, riceverai un numero di corse gratuite. Oltre all’incredibile pista da corsa a due livelli con marchio Ferrari, i passeggeri delle crociere possono godere di un corso di tag laser all’aperto, pareti video interattive, due scivoli d’acqua a più piani, oltre a emozionanti corse in simulatore. Per passare un po’ di tempo da solo, si può passeggiare nel tranquillo parco all’aperto.

Se lo shopping è la tua passione, sei fortunato. La Norwegian Joy presenterà un grande quartiere dello shopping di alto livello. È la più grande tra tutte le navi da crociera NCL.

Fonte: automotorinews.it


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