Tutto quello che bisogna sapere per provare una delle esperienze più belle e piene: una notte nel deserto

Le dune di sabbia finissima sembrano montagne dorate che nessuno ha mai scalato, disegnate costantemente da un leggero vento in grado di creare perfette geometrie roteanti. Del mare, invece, ricordano le onde e le sfumature di colore che verso l’orizzonte si accendono di rosso, giallo e marrone. Un mix di elementi naturali che vanno in scena sotto gli occhi dei turisti in viaggio in 4×4. Il loro passaggio, come quello di qualunque altra creatura vivente, sarà cancellato all’istante dal movimento continuo di miliardi di granelli che raccontano, a chi sa ascoltarne l’impercettibile fruscio, di epoche lontanissime e di un territorio esotico e magico.

L’Oman è una terra senza tempo, dove passato e presente si legano in un indissolubile abbraccio, mostrando per immagini atmosfere arabe e modernissime strutture ricettive, spettacolari wadi (canyon di solito attraversati da corsi d’acqua) e antiche capitali come Nizwa con il suo forte. E poi castelli dalle alte torri, natura e quello stesso deserto che muta nelle sue caratteristiche diventando ora roccioso, ora sabbioso come nel caso di Rub’al-Khali e Sharqiyah Sands.

Il Sultanato è suggestione perenne dove ricercare monili in argento e sentirsi regine di altri secoli o gustare le delizie di succosi datteri, fino a perdersi tra mercati e souq, per un acquisto che riporti a casa quel pezzo di anima lasciato in un Paese che fa innamorare chiunque vi posi lo sguardo. Ma dormire nel deserto è tutta un’altra storia. Un’altra magia. Sono tante le strutture che offrono questa esperienza. Per chi lo desidera, si possono prenotare dei tour per trascorrere le ore più buie tra le dune prima di assaggiare il riso basmati, i falafel (polpette di ceci), l’hummus (crema di ceci), il classico pollo con curry e le originali samosa (involtini triangolari con verdure) comodamente seduti tra luci soffuse. Si può anche prendere parte a itinerari di più notti con pernottamenti in diversi campi tendati, alla scoperta della vera vita dei beduini locali.

WAHIBA SANDS

Una delle location più suggestive in Oman (e piuttosto famosa), è l’area di Sharqiya Sands, conosciuta anche come Wahiba Sands. Tra le diverse strutture 1000 nights camp, a 44 km dall’autostrada 23 e a 37 km dal castello di Al Mintarib, risalente al XIII secolo, è un campo con una piscina, un bar che serve cocktail analcolici, una vera barca che rappresenta un ambiente comune dove rilassarsi a qualunque ora e l’area ristorante. Per dormire esistono diverse possibilità: c’è la Sand House, in muratura, con servizi privati, veranda e soggiorno stile beduino, la Sheikh Tent, con tende, servizi privati adiacenti e attrezzate con tappeti, letti e comodini e l’Arabic Tent, con tende e servizi in comune arricchiti con tappeti, letti e comodini.

RUB’ AL KHALI
Oltre a Wahiba Sands (dal nome della tribù beduina che lo abita) per non perdersi una notte tra le dune alla ricerca delle stelle più luminose c’è anche Rub’ Al Khali, il famoso «quarto vuoto» il deserto che copre un quarto della penisola arabica e non è ancora interamente esplorato. Per chi ama l’avventura, quella vera, ovunque nel Sultanato il campeggio è libero, ma anche in Oman è molto richiesto il glamping, che fonde glamour e camping in un’esperienza unica per gli amanti del lifestyle e del lusso ecosostenibile. Basta affidarsi a una guida locale, che porti gli accampamenti mobili su spiagge come Al Kaluf, dove il deserto si dissolve nel mare, o davanti all’isola di Masirah, perfetta per praticare kitesurf. I tour di questo tipo, di solito, sono abbastanza personalizzati seguendo gusti ed esigenze dei viaggiatori.

DA NON PERDERE

    •    Esplorare la Via dell’incenso

Il Rub’al-Khali nella regione del Dhofar è grande quanto la Francia e qui si trovano i quattro siti della «via dell’incenso» elencati quale Patrimonio Mondiale UNESCO: gli alberi d’incenso di Wadi Dawkah, i resti dell’oasi carovaniera di Shisr (alle porte della città perduta di Ubar), 40 km a est di Salalah, le rovine archeologiche dell’antica Sumhuram, che sovrastano la laguna e l’antico porto di Khawr Rori. Per chi ha più tempo, c’è anche il museo dell’incenso e annesso sito archeologico, fra i più interessanti dell’Oman.

    •    Attraversare da nord a sud il deserto

Nella grande distesa sabbiosa di Sharqiyah Sands si possono organizzare anche tour di due giorni per attraversare tutta l’area. E quando ci si accampa, si possono prevedere escursioni in quad o con dromedari che riescono ad inoltrarsi là dove gli autoveicoli non possono giungere.

•    Organizzare una “cavalcata” tra le dune o la passeggiata a dorso di dromedario

A seconda della scelta del tutto personale, può essere una delle escursioni per iniziare l’anno al meglio.

•    Assistere al sorgere del sole in mezzo alle dune

Una suggestioni tra i colori dell’alba che ha bisogno di ben pochi commenti.

•    Dirigerti verso Sur e la riserva delle tartarughe di Ras al Jinz

Questo villaggio non lontano dal deserto di Wahiba Sands, è un’ottima base per vivere il mare dell’Oman anche in giornata. Noto soprattutto per la costruzione dei dhow, le tipiche imbarcazioni del Sultanato vanta anche la presenza di un interessante museo marittimo. Andate a Ras al Hadd, l’estrema punta orientale del Paese, nel punto in cui le acque del golfo dell’Oman si uniscono a quelle del mare arabico, e poi a Ras al Jinz, famosa per le tartarughe verdi che, tra settembre e novembre, vengono a migliaia a deporvi le uova. Dopo circa due mesi, i piccoli riemergono dalla sabbia e si precipitano verso il mare. Da raggiungere poi il quotidiano mercato del pesce, particolare in quanto riservato esclusivamente agli uomini. Si svolge di prima mattina e i visitatori possono guardare i pescatori che scaricano e vendono il pescato del giorno.

•    Innamorarti di Mutrah e del souq di Muscat

Lasciato il deserto visitare la capitale è sempre una buona idea. La scelta di cose da fare in questo caso è infinita, ma se il focus del viaggio è tra campi tendati e sabbia con escursione giornaliera a Muscat, allora un giro lo merita Mutrah con la corniche e il souq, uno dei più antichi del mondo arabo. Tra corridoi coperti e un dedalo di stradine, si snodano negozi ricchi di antichi gioielli, tessuti tradizionali, spezie aromatiche e prodotti freschi. Chiamato dagli abitanti “Al Dhalam Souq”, cioè il “mercato ombreggiato”, oggi è ristrutturato e decorato in stile arabo contemporaneo, con vetrate a piombo e luminose lanterne sotto un robusto tetto in legno. Apre due volte al giorno, la mattina presto fino a mezzogiorno e il tardo pomeriggio, con chiusura dalle 13 alle 16. Tra i negozietti dell’area da segnare in agenda ci sono Center Juice, che fa spremute di frutta fresca accanto all’entrata del souq, Alibaba, in cui si possono acquistare monili e antichità e nei dintorni imperdibile Tarbuosh, che vende ottimi kebab e falafel d’asporto vicino all’hotel Coral.

Fonte: vanityfair.it