Partenze del 22 e 29 Dicembre 2012
8 Giorni / 7 Notti da ROMA, MILANO E BOLOGNA
Voli + Hotel + Trasferimenti Privati + Escursioni con guida in Italiano

1° Giorno Italia / Casablanca
Partenza dall’italia con voli di linea. Arrivo a Casablanca all’aeroporto “MOHAMED V” dopo circa 3 ore di volo ed incontro con l’assistente per il trasferimento nell’albergo previsto. Sistemazione in albergo, cena e pernottamento.

2° Giorno Casablanca / Rabat (Km 95)
Prima colazione. Visita panoramica della capitale economica del Marocco con il mercato centrale, il quartiere di Habous, il Palazzo Reale, la piazza Mohamed V, il quartiere residenziale di Anfa e l’esterno della stupenda moschea HASSAN II. Pranzo a base di pesce(facoltativo). Partenza per Rabat. All’Arrivo visita del Palazzo Reale (Mechouar), della casbah di Oudaya, del Mausoleo Mohamed V e della torre di Hassan. Nel tardo pomeriggio sistemazione in albergo, cena e pernottamento..

3° Giorno Rabat / Meknes / Fez (Km 220)
Prima colazione. Partenza per Meknes famosa per i suoi 40 km di mura che la cingono, ancora perfettamente conservati. Si visiterà Bab Mansour, la più importante porta di entrata, la vecchia Medina, il quartiere ebraico e le stalle Reali. Dopo pranzo(facoltativo) proseguimento per Moulay Idriss, città santa, dove è sepolto il fondatore dell’Islam (non si effettua la visita, si passa vicino la città). Nel tardo pomeriggio passaggio per Volubilis, città romana e proseguimento per Fez. Arrivo in albergo e cena sistemazione nelle camere, cena e pernottamento.

4° Giorno Fez
Prima colazione. Intera giornata dedicata alla visita della “capitale culturale”, la più antica delle Città Imperiali fondata da Moulay Idriss II, e culla della civiltà e della religione del paese dov’è nata la prima università religiosa del mondo islamico. La visita iniziera con la vecchia Medina con le sue università (Medersa) Bounania e Attarine. Si proseguirà con la fontana Nejjarine, il Mausoleo di Moulay Idriss e la Moschea Karaouine.

Pranzo nella Medina in ristorante tipico(facoltativo). Nel pomeriggio proseguimento della visita di Fez Jdid con i famosi Souks (i più rinomati del Marocco). Ritorno in albergo, cena e pernottamento.

5° GiornoFez / Beni Mellal / Marrakech (Km 485)
Prima colazione. Partenza per Marrakech passando per Imouzer El Kandar e Ifrane, villaggi berberi famosi per l’artigianato in legno di cedro. Pranzo a Beni Mellal, (facoltativo)uno dei centri agricoli del Marocco. Arrivo a Marrakech nel tardo pomeriggio. Sistemazione nelle camere. Cena e pernottamento in albergo.

6° Giorno Marrakech
Prima colazione. Intera giornata dedicata alla visita di Marrakech la seconda delle Città Imperiali (dopo Fez), fondata nel XII dalla dinastia degli Almoravides. Questa città stupenda e leggendaria stupisce per i suoi tesori artistici, l’architettura ispano-moresca ed il verde dei giardini. Potrete ammirare il giardino e il bacino della Menara, le Tombe Saadiane, la Koutoubia, il palazzo della Bahia ed il museo Dar Si Said. Pranzo in albergo. Nel pomeriggio si visiteranno i Souks nella Medina e la stupenda ed unica Piazza “Djemaa El Fna” teatro naturale per ciarlatani, incantatori di serpenti e venditori d’acqua. Ritorno in albergo. Cena facoltativa sotto enormi tende Caidali alla Diffa Fantasia Chez Ali allietata da canti e spettacoli. Al termine rientro in albergo, pernottamento.

7° Giorno Marrakech / Casablanca (Km 250)
Prima colazione. Mattinata dedicata al relax e allo shopping. pranzo in un ristorante tipico(facoltativo). Nel pomeriggio per Casablanca. Arrivo e sistemazione in albergo, cena e pernottamento.

8° Giorno Casablanca
Prima colazione in albergo e trasferimento presso l’aeroporto “MOHAMED V” di Casablanca, assistenza alle operazioni d’imbarco. Imbarco per il volo di rientro in Italia. Fine dei servizi.

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Dirsi “SI” in paradiso Cook Island

7 Dic 2012 In: Isole Cook

Universalmente riconosciute come una delle più romantiche destinazioni del Pacifico, con la loro aria pura, le lagune d’acqua calma, il clima idilliaco e il sorriso caloroso della loro gente, le 15 isole che compongono l’arcipelago delle Cook sono il luogo perfetto per abbandonarsi al romanticismo e per coronare un sogno d’amore.  Esiste un piccolo arcipelago polinesiano nel cuore dell’Oceano Pacifico dove le lunghissime spiagge candide, il morbido profilo delle colline che svettano sullo sfondo di un cielo terso e il rumore ritmico della risacca creano un set ideale per coronare nel modo più originale e coinvolgente un sogno d’amore. Se desiderate infatti un matrimonio dal sapore esotico, degno della più romantica delle vostre fantasie, le Isole Cook sono la meta adatta a voi: qui, tra i parenti più stretti e gli amici più cari, potete celebrare una cerimonia nuziale  romantica e intima, fatta di dettagli chic e semplici, e abbinarla ad una luna di miele davvero indimenticabile. Potete scegliere una cerimonia laica, magari celebrata a piedi nudi sulla sabbia, piuttosto che la versione wild, che si svolge nel cuore della lussureggiante giungla tropicale, o ancora una cerimonia religiosa, officiata in chiesa da un sacerdote cattolico. Sono già tantissime le coppie che ogni anno scelgono queste isole come meta per celebrare il loro matrimonio: non solo per l’incredibile bellezza dei luoghi, la natura prorompente e l’accoglienza calorosa delle popolazioni locali, ma anche per la burocrazia snella e la prassi ben collaudata tra Italia e Isole Cook, che rendono semplicissimo sposarsi qui, su un atollo paradisiaco in mezzo all’oceano. Se avete trovato l’anima gemella e non vedete l’ora di diventare marito e moglie, non avete bisogno di nient’altro: mettete in valigia un bellissimo abito bianco, due anelli e siete pronti per dirvi “sì” in Paradiso!

INFORMAZIONI UTILI E DOCUMENTI 
· Certificato di nascita (o le carte del divorzio in caso di seconde nozze).
·  I documenti devono essere redatti in inglese.
· È necessario essere sul suolo delle Isole Cook 4 giorni lavorativi prima della cerimonia.
· Le cerimonie NON si svolgono la domenica.
· Per i matrimoni celebrati all’alba o al tramonto verrà applicata una sovrattassa di 200$ neozelandesi. · Il matrimonio ha validità anche in Italia.
· Gli sposi italiani sono tenuti a registrare le nozze nel loro comune d’appartenenza al rientro in Italia, ma è comunque obbligatorio inviare i documenti del matrimonio al Consolato Italiano a Wellington (Nuova Zelanda) e per il servizio verrà applicata una tassa di 100 $ neozelandesi

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L’isola di Maupiti, un sogno che diventa realtà

Piccolo sasso appoggiato su un’incredibile laguna turchese, Maupiti è facilmente accessibile sia da Bora Bora tramite il collegamento marittimo Maupiti Express una volta a settimana, sia con un volo di 40 minuti da Papeete 3 volte a settimana (l’isola dispone di un delizioso aerodromo situato su un motu).
Gli abitanti desiderano mantenere un tipo di turismo a dimensione umana, per preservare e godere ancora a lungo della bellezza della loro isola: i colori infiniti della laguna cristallina e delle rare imbarcazioni, la tranquillità del villaggio e delle poche auto e scooter colorati che percorrono l’unica strada dell’isola…
Maupiti rappresenta chiaramente la destinazione ideale (3-4 giorni) per i viaggiatori alla ricerca di bellezza, esperienze nuove e contatto con la popolazione.

La vita a Maupiti
Alcuni motu (isolotti) solitamente circondati da una spiaggia di sabbia bianca e da una laguna turchese poco profonda, offrono una vista meravigliosa sull’isola principale. Una volta arrivati, potrete fare il giro in circa un’ora, e poi indugiare sugli usi, costumi e curiosità del sito: un abitante ha stabilito la sua residenza in una grotta, altri vendono gli “uravena” (pesci dalle proprietà lassative), un muro interamente ricoperto da corallo, case con piccoli cartelli che indicano “vendita di pesce” o “noleggio di bici”, “frutta e verdura”, “arti e mestieri”, o addirittura “dentista”!
Nel piccolo villaggio, la maggior parte dei residenti è unita da un legame familiare e tutto quanto viene deciso è fatto prima di tutto a favore della comunità. Il loro comportamento scherzoso e la cordialità che ne deriva rende le passeggiate molto simpatiche.
2 piccole drogherie, un negozio di alcolici, un municipio e la posta, un centro medico, un piccolo ristorante sulla laguna, il molo principale per le merci, 2 scuole elementari, la centrale elettrica, la discarica… ed è tutto.
Nessuna banca né distributore nell’isola (motivo per cui i clienti devono portare un po’ di denaro contante): un agente di banca viene 3 giorni al mese da Papeete per procedere alle operazioni finanziarie… il primo giorno è sempre riservato agli anziani!
La domenica, il villaggio chiude… La maggior parte delle persone si ritrovano alla chiesa la mattina, e riposo per tutti nel pomeriggio!

La cucina
Ai pasti, le pensioni familiari servono solitamente dei piatti a base di pesci pescati nelle acque profonde. Pochissime verdure crescono nell’isola, e quindi il contorno si limita a riso o a verdure importate. Anche se Maupiti è famosa per le sue coltivazioni di cocomeri, per quanto strano, ne troverete pochissimi nell’isola, perché tutto viene esportato a Bora Bora. Per quanto riguarda l’altra frutta locale, rimane rara. Il pompelmo e la papaya sono i frutti più comuni.

Le attività
Ce ne sono molte: bellissime spiagge, passeggiate a piedi o in bici, il sito dei petroglifi.
Le escursioni devono essere prenotate sul posto: scoperta della laguna al suono dell’ukulele, immersione libera nel sito delle razze Manta e giardino di corallo, giro dell’isola in 4×4, escursione nelle montagne gemelli, immersione subacquea.

Alloggio in pensioni familiari… solamente
Quelle che si trovano nei motu sono di solito davanti all’isola principale o al famoso punto delle razze manta, e offrono ai loro clienti la possibilità di approfittare quotidianamente di molte attività acquatiche. Pensioni Papahani e Auira
Altre si trovano dalla parte delle barriere dei motu, e godono di una leggera brezza proveniente dal mare; da alcune di esse è addirittura possibile assistere alla danza delle balene. I clienti avranno la possibilità di far esperienza delle barriere coralline, della pesca e della ricerca di conchiglie. Pensioni Kuriri e Fare Pae’ao
Alcune pensioni si trovano nell’isola principale e vi daranno la possibilità di interagire con la comunità, visitare l’isola e i siti culturali in bici, o inoltrarsi nei sentieri escursionistici che partono dal villaggio. Tautiare Village
Infine, per le famiglie autonome, 2 case in affitto Maupiti Résidence che si trovano sulla spiaggia più bella dell’isola, offrono il massimo comfort: salotto e cucina completamente attrezzata, 2 camere, Internet, TV & DVD, e soprattutto una serie impressionante di attrezzature nautiche per tutte le età ! Niente auto e niente ristorante, ma biciclette per i più coraggiosi e un delizioso piccolo snack bar a pochi metri.

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In Thailandia convivono numerosi gruppi etnici, popolazioni e tribù provenienti in origine da altri paesi asiatici.. per comprendere al meglio la cultura thai ecco un breve elenco di alcune delle più note minoranze etniche che convivono nel Paese dei Sorrisi:

I Karen sono il gruppo etnico più grande della Thailandia che vive principalmente nella parte occidentale del Paese, dividendosi in due sottogruppi, il Sakoh e il Po. Questa popolazione si guadagna da vivere coltivando riso e altre verdure. Sono noti nel mondo per la tradizione che vede le donne della tribù indossare numerosi anelli al collo, per aumentarne l’altezza come segno distintivo: più anelli una donna riesce a indossare più sarà considerata bella dal villaggio. La maggior parte di loro crede negli spiriti con influenze buddiste e cristiane.
I Meo o Hmong si trovano in Cina, Vietnam, Laos e Thailandia dove formano il secondo più grande gruppo tribale. Si sono stabiliti per lo più al Nord, scegliendo di vivere su alte montagne tra i 1000-1200 metri. Coltivano riso per il proprio fabbisogno e il mais come mangime per gli animali oltre a commerciare in oppio, di cui però non sono consumatori.
Gli Yao sono una popolazione originaria della Cina e si sono stabiliti nelle province di Chiang Rai, Phayao e Nan. Vivono a circa 1.000 m. sopra il livello del mare e risentono ancora di influenze cinesi nella lingua, nelle tradizioni e nella cultura. Gli uomini praticano la poligamia. 

E-Goh o Akha provengono dall’altopiano del Tibet e arrivarono in Thailandia circa 90 anni fa, stabilendosi a Ban Phaya Prai nella provincia di Chiang Rai. Vivono in alta montagna e sono una società patriarcale, con stretta osservanza del culto degli spiriti.

Il Lisor o Lisu provengono dal sud della Cina e si sono stabiliti in Thailandia solo 60-70 anni fa a Ban Doi Chang, Mae Suay nel distretto di Chiang Rai. Commerciano in oppio e raramente ne sono dipendenti loro stessi.  

Lua o Lawa sono originari del bacino del Mekhong. Si pensa si siano insediati lungo il Ping ancor prima che i thai governassero la regione. Oggi la maggior parte di loro è integrata nella società thailandese ed è difficile distinguerli dalla popolazione locale. Si trovano alcune differenze solo a Chiang Mai e Mae Hong Son: risiedono ad alta quota e lungo le valli pianeggianti.  Sono i creatori del Ka Lae, la croce che adorna il timpano nelle case nel nord della Thailandia, derivante dal culto degli spiriti. 

I Phi Tong Luang si riferiscono a se stessi come Ba Ma Bri, che significa “colui che vive in modo selvaggio”. Sono nomadi che costruiscono dei ripari solo quando sono in cerca di cibo. Quando un’area specifica non è più fonte di sostentamento, si muovono altrove. Il nome di Phi Tong Luang, che significa Fantasmi delle foglie ingiallite di banano, allude al fatto che ogni volta che le foglie di banano ingialliscono, questa tribù si muoverà: sono una popolazione molto lontana dalla modernità che fugge in presenza di altre persone, per evitare qualsiasi contatto o contaminazione.  

I Thai Lue vivono principalmente nella regione del Mae Hong Son e sono gli abitanti originari di questa zona. I Thai Lue sono una società agricola che tradizionalmente costruisce le proprie abitazioni con diversi piani.

I Thai Yuan, l’antico popolo Lanna, si stabilì definitivamente sulla riva destra del fiume Mae Klong a est di Ratchaburi. Negli ani la popolazione è cresciuta, espandendosi nelle zone vicine come Ku Bua, Don Tako, Don Chang, Don Rae, Huay Pai, sempre nella stessa provincia.  I Thai Yan si distinguono per il dialetto e il particolare modo di tessitura delle stoffe, famose e molto ricercate.

I Thai Isan sono il più grande gruppo originario del nord est della Thailandia, con molte influenze dal Laos come la lingua e gli abiti, con le gonne al ginocchio e le maniche a tre quarti. La loro danza tipica, Serng, è veloce e ritmica accompagnata da strumenti come arpe, violini e tamburi. Sono conosciuti per i preziosi tessuti e per la rigida osservanza delle antiche tradizioni.  

I Khmer Soong fanno parte del gruppo linguistico Khmer-Mon migrato dalla Cambogia ma che mantiene ancora forti legami con la propria terra. Sono noti per danze e stile musicale ritmato e subito riconoscibile.

Chao Le è una minoranza che vive nei pressi del mare, importante fonte di sostentamento per tutta la popolazione. Questa popolazione si trova principalmente nelle isole della costa occidentale, da Phuket a Satun.

 

BARBADOS: news

30 Nov 2012 In: Barbados

Il Barbados Pro supera i 500 iscritti!
Continua il grande successo del Barbados Pro, il programma di formazione online di Barbados Tourism Authority, che dal lancio a Maggio 2011 ha superato i 500 iscritti! Il programma è dedicato agli agenti di viaggi che vogliono scoprire tutto su questa splendida destinazione e saper consigliare ai propri clienti una vacanza davvero speciale. Se ancora non ti sei iscritto, clicca su www.barbadospro.it, entrerai a far parte di una esclusiva community e avrai inoltre accesso alle iniziative speciali di Barbados Tourism Authority, con aggiornamenti regolari su tutte le novità di Barbados. Completa il corso e registra le tue vendite, potrai essere selezionato tra i migliori agenti per partire in educational alla scoperta di quest’isola dal fascino un po’ Bajan e un po’ British!
Barbadospro

Un riconoscimento importante per il Divi Southwinds Beach Resort
Grazie al suo vasto programma dedicato alla sostenibilità, con attente politiche di riciclo dei materiali, risparmio energetico e utilizzo di materiali 100% naturali, il Divi Southwinds Beach Resort ha recentemente ricevuto l’Hospitality Assured Cerification, conferito alle strutture dei Caraibi che mettono al primo posto una forte cultura dell’ospitalità, rispettando e garantendo elevati servizi di qualità e valori etici. L’hotel, 3 stelle, è situato nella costa sud di Barbados, sulla splendida Dover Beach, a poca distanza da Bridgetown, in una zona rinomata per la vivace vita notturna, con locali alla moda, ristoranti, negozi e mercatini per lo shopping. L’hotel è la soluzione ideale per gustarsi l’atmosfera autentica dell’isola.
Divi Southwinds

Divertimento, arte e relax per le famiglie all’Art’s Play Park
Per i vostri clienti che viaggiano in famiglia, ad Hastings, Christ Church, vi consigliamo l’Art’s Play Park, un coloratissimo parco giochi e divertimenti. Workshop creativi, momenti educativi incentrati sull’arte, relax e un ristorante per grandi e piccini, ideale per offrire ai vostri clienti e ai loro bambini momenti di svago. Il parco giochi include giostre, tappeti elastici, scivoli, strutture su cui arrampicarsi, e per i più piccoli, un’area giochi dedicata ai bambini sotto i tre anni. Aperto dal venerdì alla domenica, dalle 09.00 alle 19.00, al Play Park si possono organizzare anche feste di compleanno, serate a tema e picnic all’aria aperta.
Art’s Play Park

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Sottili banchi corallini e atolli remoti, spiagge di sabbia bianca e verdi monti vulcanici,  un ritmo di vita tranquillo e una popolazione cordiale: che cosa si può volere di più del paradiso per trascorrere una romantica luna di miele o rinnovare il proprio amore al partner? Le Isole Cook rappresentano una delle aree meglio conservate del sud Pacifico: la Polinesia autentica da cui non vorrete più tornare!
Kia orana! Benvenuti alle Isole Cook, una delle mete di mare più belle del mondo, ideale per quanti sono alla ricerca di itinerari lontani dal turismo di massa, qualcosa di diverso dove  i sorrisi degli abitanti sono ancora sinceri.  Gli antenati degli attuali abitanti delle isole vi arrivarono per la prima volta nell’800 d.C. sulle loro gigantesche canoe doppie durante la grande migrazione polinesiana, guidati dalle stelle e grazie alla fantastica abilità marinaresca degli antichi polinesiani. I primi esploratori furono spagnoli ed è nel 1773 che il Capitano James Cook, da cui l’arcipelago ha preso il nome, avvistò l’atollo Manuae e in un viaggio successivo scoprì anche Palmerston, Mangaia e Atiu.  Oggi comodamente raggiungibili con voli diretti da Los Angeles, Auckland e Sydney, le 15 isole che formano parte dell’arcipelago situato nel cuore del triangolo polinesiano formato da Hawaii, Nuova Zelanda e Isola di Pasqua, sono un paradiso ancora incontaminato che offre ai visitatori incantevoli paesaggi diversificati tra verdi isole vulcaniche a sud e bellissimi atolli corallini a nord. Fra incantevoli spiagge, acque cristalline, palme altissime e gente sincera potrete scambiarvi il fatidico “si”, vivere il vostro viaggio di nozze o semplicemente abbandonarvi ad una romantica avventura in questo palcoscenico dove l’amore, sinonimo di naturalezza, trasparenza, gioia e libertà, mai fu meglio rappresentato.  Un viaggio alle Cook è l’ideale per chi cerca il meglio dei Mari del Sud: le sue due perle sono l’isola principale Rarotonga, montagnosa e magnificamente circondata da spiagge bianchissime attorniate completamente da una incredibile barriera corallina e ad un’ora di volo Aitutaki, definita la piccola Bora Bora, isola corallina da sogno e con una strepitosa laguna.
Programmate una fuga romantica nella “Polinesia autentica”, dove la natura rigogliosa e le splendide spiagge adorne di palme da cocco e bagnate dalle acque color turchese dell’Oceano Pacifico offrono uno scenario idilliaco per una luna di miele, per rinnovare i voti e perché no, per un matrimonio romantico a piedi nudi sulla spiaggia, in una chiesa del villaggio, in subacquea, nella giungla, su uno yacht, su una spiaggia solo accessibile in barca o in un rifugio isolato.  Oltre a paesaggi mozzafiato, uniteci anche guerrieri polinesiani, percussionisti e abili danzatori, addobbi floreali, gioielli di perle nere e un banchetto nuziale cotto in un forno creato a terra chiamato umu e poi servito su piatti creati con le fronde di palma e il vostro matrimonio sarà perfetto!

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Migliaia di visitatori arriveranno in South Australia durante il mese di novembre: con i nuovi voli  Emirates, oppure a bordo della nave da crociera che apre la stagione 2012/2013 e anche grazie al ritorno dei voli domestici Tiger Airways. La nave Voyager of the Seas con i suoi 14 ponti,  ha attraccato portando un carico di 3800 passeggeri e 1000 persone di equipaggio!

“L’arrivo dei voli Emirates e un numero maggiore di navi da crociera per la nuova stagione, dimostrano la crescente importanza del South Australia come meta turistica nel mondo”, dichiara il Ministro per il Turismo del South Australia, Gail Gago. “Un accesso facilitato in South Australia è certamente un fattore positivo, un incentivo per visitare le attrazioni dello Stato come Kangaroo Island e Flinders Ranges.”

I quattro voli settimanali Emirates si traducono in 1.416 posti in più verso il South Australia, arrivando a 2.478 posti da febbraio 2013, quando i voli diventeranno giornalieri. Dal 1° novembre anche Malaysia Airlines ha incrementato i voli giornalieri, mentre Singapore Airlines ha recentemente annunciato che, a partire da luglio 2013, porterà a 12 i voli settimanali per Adelaide.

Per quanto riguarda la stagione 2012/2013 per le crociere, saranno 26 le navi che arriveranno in South Australia, a fronte delle 8 navi arrivate nella stagione 2007/08.

“Il South Australia accoglierà oltre 56.000 passeggeri,13.000 inpiù rispetto al 2011/12”, continua il Ministro. “Inoltre anche Tiger Airways ha ripristinato la rotta Adelaide-Melbourne, incrementando di 2500 i posti settimanali verso la capitale del South Australia.

South Australian Tourism Commission (SATC) ha lavorato duramente per migliorare l’accesso al South Australia e queste novità dimostrano il successo della strategia adottata. P&O Cruises Australia sarà la prima nave a offrire una crociera esclusiva per il South Australia nel 2014, che toccherà Kangaroo Island, la Eyre Peninsula, la Limestone Coast e Adelaide. SATC continuerà a lavorare con le compagnie aeree e le navi da crociera per portare più viaggiatori in South Australia, per far conoscere loro così la natura e i paesaggi, gli eventi  e i festival e anche l’ottima gastronomia locale accompagnata da vini eccezionali” conclude il Ministro.

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Uno dei più grandi spettacoli in Thailandia è la Royal Barge Procession sul Chao Phraya (letteralmente il ‘fiume dei re’), un’antica tradizione che è stata ripristinata dal Re Bhumibol Adulyadej nel 1959. Questo evento è riservato alle occasioni speciali, come gesto di buon auspicio per il Paese e si è tenuto solo sedici volte durante il Regno attuale. L’ultima processione è stata il 5 dicembre 2011 in occasione del compleanno del Re.

Re Bhumibol, il nono sovrano della Casa Reale di Chakri, dinastia fondata nel 1782, è il sovrano più longevo della storia della Thailandia e, dal 1989, anche del mondo.

Ufficialmente conosciuta come Praratcha Phithi Phra Yuha Yatra Cholamak, la processione sull’acqua è costituita da diverse imbarcazioni che trasportano immagini del Buddha (Phra Buddha Sihing) e membri della famiglia reale che presentano in offerta alcune vesti ai monaci del tempio Wat Arun per celebrare l’Awk Phansa, la fine del tre mesi di ritiro dei monaci. Durante la stagione delle piogge infatti, i monaci buddisti tradizionalmente tornano ai propri templi d’origine per quella che viene chiamata “quaresima buddista”. Questo pellegrinaggio annuale, che di solito avviene durante la luna piena tra ottobre e novembre, è noto come Tawt Kathin Luang, cerimonia religiosa che rispetta alcuni rituali molto antichi.  

La processione sull’acqua è composta da una flotta di 52 imbarcazioni in stile tradizionale thai, disposte su cinque colonne, sulla base di un’antica formazione di battaglia: quattro grandi barche reali – Suphannahongse, Narai Song Suban H.M. King Rama IX, Anantanagaraj e Anekchatbhuchongse-, dieci barconi con teste di animali e 38 imbarcazioni più piccole. Le cinque colonne si estendono per un totale di 1.280 metri, con 2.200 marinai in diverse unità appartenenti alla Royal Thai Navy.

La processione dura un totale di circa 55 minuti per percorrere 4,5 km lungo il fiume Chao Phraya fino al Wat Arun.

Durante il suo lungo regno, Re Bhumibol ha dedicato particolare attenzione alla conservazione delle arti e della cultura thailandese. Vedendo le rovine di Ayutthaya, il sovrano disse una volta: “I siti archeologici fanno sempre onore a una nazione, anche un vecchio mattone è degno di essere conservato, perché se non avessimo Sukhothai, Ayutthaya e Bangkok, la Thailandia di per sé non significherebbe nulla.”

Le imbarcazioni sono state gravemente danneggiate dai bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale. Nel dicembre 1951, Re Bhumibol andò personalmente a ispezionare i danni commissionandone la restaurazione e riprendendo successivamente la tradizionale processione.

Le origini della processione reale si ritrovano nel Regno del Re Ramkhamhaeng (1275-1316 dC) nell’era Sukhothai (1238-1438 dC). Sono state ritrovate descrizioni di cerimonie reali kathin risalenti anche all’era di Ayutthaya (1351-1767 dC). Durante il Regno di Rama I (1782-1809 dC) il rito è stato combinato con altre usanze religiose, trasferendo la processione sull’acqua e aggiungendo le immagini sacre del Buddha.

Il famoso hotel di Rangiroa ci propone da aprile 2012 il suo ristorante gastronomico: Te Poerava. Rimasto fino a poche settimane fa in “soft opening” con un servizio ridotto, è adesso pienamente operativo.
Aperto da martedì a sabato dalle 18,30 alle 21, questo piccolo spazio romantico su palafitta si limita a 12 persone massimo e ha nella carta una cucina “fusion” che combina i sapori raffinati delle nostre isole alle cucine del mondo.

La carta si compone di un menu a tre portate (2 scelte per portata) con stuzzichini e dolcetti, tè o caffè.
I clienti a mezza pensione hanno accesso al ristorante Te Poerava con un supplemento a forfait.

Recentemente rinnovato, il famoso hotel si distingue per la sua architettura moderna e diversificata. Dalla villa con piscina al bungalow su palafitte, passando da bungalow sulla spiaggia con vasca idromassaggio, ogni categoria offre ai clienti un tipo di alloggio di alta qualità e di notevole raffinatezza.

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SURAKARTA, Indonesia

19 Nov 2012 In: Estremo Oriente

Nota anche con il nome di Solo o Sala, Surakarta è una città che non finisce mai di stupire sia gli javanesi, che la considerano il centro di corte più antico e raffinato, l’arbitro naturale della cultura e dell’eleganza aristocratica proprie della cultura javanese, sia i visitatori. La sua mancanza di notorietà è in parte dovuta al fatto che Surakarta e i suoi sovrani preferirono rimanere a lungo in disparte lontano dai fasti e dalle luci della ribalta. A solo 1 ora di auto o treno da Yogyakarta sarebbe un peccato non dedicarle come minimo un’intera giornata per scoprire i suoi tesori.
Il Kraton, o Palazzo Reale di Surakarta fu costruito tra il 1743 e il 1746 sulle rive del vasto Bengawan Solo, il fiume più lungo di Java. Il Kraton rappresenta per la città il suo centro logistico e del regno, oltre a fulcro del cosmo. Uno spesso muro esterno racchiude una rete di vicoli e edifici minori, due grandi piazze e una moschea che al centro contiene il complesso residenziale della famiglia reale. Colonne interne dorate e riccamente scolpite sostengono il tetto, ornato da candelieri di cristallo che pendono dalle travi e statue di marmo che ornano i vialetti con colonne di ghisa e vasi cinesi blu e bianchi.

Dopo una visita al Kraton merita una sosta il vicino Sasaya Mulya, il padiglione della danza e della musica dell’Accademia delle Arti e dello Spettacolo Indonesiane (ASKI). Si tratta di una scuola artistica con una storia illustre e, dove gli studenti possono approfondire la conoscenza della musica gamelan, della danza tradizionale wayang orang e del wayang kulit il teatro delle ombre.
Un altro Palazzo da conoscere, sempre fatto costruire dalla famiglia reale e completato nel 1866 è il Pura Mangkunegaran, dal soffitto colorato a tinte vivaci con al centro gli otto colori mistici javanesi. Per lo shopping a Surakarta il punto di partenza è il Pasar Triwindu, il luogo ideale che chi vuole perdersi tra negozi alla ricerca di qualcosa d’insolito, di tesori nascosti. Surakarta è anche sede di produttori di Batik: un must è il Pasar Klewer di fianco alla Grande Moschea, vicino al Kraton principale.
Come arrivare: la città è raggiungibile tramite il proprio aeroporto, che offre diversi collegamenti interni e anche voli internazionali
Documenti: passaporto con validità non inferiore a 6 mesi
Visto di entrata: si può ottenere in Italia oppure all’aeroporto di arrivo a Jakarta, costo 25 USD
Religione: maggioranza Musulmana
Valuta: Rupiah, ma sono accettati USD , Euro, altre valute e carte di credito

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