A Taipivai si trovano le vestigia della più antica traccia del popolo
polinesiano in tutto il Pacifico. I primi abitanti dell’isola sono
arrivati oltre 2000 anni fa a Nuku Hiva, ne è testimone il loro
vasellame scoperto al confine della valle e datato del 150 a.C.
Durante il lungo periodo di sviluppo, nel corso del primo millennio
della nostra era, gli abitanti di Nuku Hiva costruirono delle grandi
piattaforme rettangolari (paepae) per erigervi le loro dimore.
Ed è a quest’epoca che scolpiranno le prime statue all’immagine dei
loro dei: i tiki. Scoperta nel 1791 da Joseph Ingraham,
Nuku Hiva servirà rapidamente da base a tutte le navi baleniere che
operano nel Pacifico del sud, grazie all’eccezionale baia di Taiohae,
al riparo dalle correnti e dalle onde.
Bisognerà aspettare il 1839 e l’arrivo dei missionari cattolici, poi
l’annessione alla Francia nel 1842 per placare progressivamente gli spiriti.
Purtroppo il male era stato fatto già da molto tempo. Malattie, alcool e
raid dei negrieri abbassarono la popolazione da 12.000 anime e,nel 1840
a meno di 1.000 abitanti nel 1930. Da qualche decennio, Nuku Hiva evolve
lentamente nel grembo polinesiano, aprendosi poco a poco al turismo.
L’apertura dell’aeroporto di Terra Deserta, negli anni 70,
permette di alleviare un po` l’isolamento dei marchisiani.