L’incantevole isola della Polinesia francese
di cui non avete mai sentito parlare

Una delle destinazioni più incredibili nel sud dell’Oceano Pacifico è Anaa, un’isola incontaminata e tranquilla che appartiene alla Polinesia francese. Adesso che l’atollo si sta aprendo al turismo internazionale, potete dare un’occhiata alle attività imperdibili che Anaa ha da offrire.

La Polinesia francese è famosa in tutto il mondo per essere un paradiso incontaminato nel sud del Pacifico. Il clima caldo tutto l’anno, le acque cristalline e l’accoglienza estremamente calorosa degli ospiti attirano visitatori da ogni angolo del globo.

Anaa è un’isola paradisiaca adatta ai viaggiatori che vogliono evitare le mete turistiche © SageElyse / Shutterstock

Ma non tutti possono permettersi gli hotel lussuosi di Tahiti e Bora Bora. I turisti dalla mentalità ecologica che desiderano viaggiare in modo sostenibile e vedere la Polinesia francese più autentica (e che magari vogliono sostenere alcune valide iniziative), non dovrebbero perdersi la meravigliosa isola di Anaa.

A trecento miglia a est di Tahiti, in mezzo alle Isole Tuamotu (un arcipelago che occupa un area grande quanto l’Europa occidentale), sorge l’atollo di Anaa, raggiungibile con un breve volo della Air Tahiti che parte settimanalmente da Papeete. Il numero di viaggiatori internazionali che vi giunge ogni anno è ancora bassissimo, quest’isola (con il suo splendido scenario tropicale) appartiene principalmente ai suoi abitanti. Ecco la nostra guida alle attività più entusiasmanti che vi attendono in questo angolo di paradiso.

Pesca sostenibile

Anaa spera di spingere il mondo ad adottare a lungo termine la pratica sostenibile della pesca con la mosca. I tour operator organizzano regolarmente gite guidate dai membri della comunità nel periodo in cui è aperta la stagione della pesca con la mosca, i mesi asciutti che vanno da aprile a dicembre. Concede agli appassionati di pesca un’opportunità lunga una settimana per prendere all’amo i famosissimi bonefish (conosciuti localmente con il nome di kiokio). Questa iniziativa eco-turistica e sostenibile supporta la comunità locale, raccoglie fondi per la tutela del territorio e per i programmi ambientali insegnati a scuola, e garantisce un valore monetario al benessere del bonefish, assicurandogli una sopravvivenza prolungata.

Se non siete pescatori potete visitare l’area per l’educazione ambientale marina, creata dalla scuola del posto in un canale tra le isole. È rappresentata da un tempio (un piccolo monumento sacro chiamato tradizionalmente marae) circondato da un anello di pietre, che simboleggia il rahui annuale: un antico ordinamento che vieta la pesca nei primi mesi della stagione riproduttiva, quindi marzo, aprile e maggio. Con la popolazione di pesci che si riproduce regolarmente, si crea una riserva di cibo a lungo termine e sostenibile, e i numerosi banchi di bonefish assicurano agli appassionati della pesca in visita la cattura di parecchi esemplari.

Tour culturali di Anaa

I polinesiani sono gente di mare e hanno scoperto queste isole generazioni e generazioni fa, stabilendosi intorno al 1400. I colonizzatori francesi non hanno tardato molto, raggiungendoli nel 17esimo secolo, seguiti dai missionari cattolici che, una volta sulle spiagge di Anaa, convertirono la gente del posto e costruirono le loro chiese.

Tuttavia, la popolazione dell’isola è recentemente diminuita da circa 2000 persone nel 1960 ai circa 500 residenti odierni, concentrati principalmente nel villaggio centrale di Tuuhora. La situazione attuale vede la maggioranza dei sette antichi villaggi della laguna, come Tematahoa, Otepipi e Temarie, quasi abbandonati, abitati soltanto per brevi periodi da residenti stagionali.

Un tour culturale di Anaa vi mostrerà la storia dell’isola © Chris Fitch / Lonely Planet

I visitatori sono invitati a esplorare queste città fantasma, piene di abitazioni vuote, vecchi municipi e templi in rovina. Ci sono anche alcuni siti storici particolari che meritano di essere visitati, come Te Faitiga, una grotta sommersa riparata da rocce minacciose; servì come rifugio alle persone che cercavano un nascondiglio per salvarsi la vita durante la rivolta di Putuahara nel 1852.

Partecipate ad un safari marino

Le navi dei pescatori possono essere noleggiate per fare un safari marino di un giorno ed esplorare la laguna dell’atollo Anaa, tra barriere di coralli colorati e fondali bassi e sabbiosi. La laguna abbonda di fauna marina, come il red snapper, il carango gigante nero e tantissimi dei tipici pesci che popolano le barriere coralline. Immergetevi nelle acque turchesi e nuotate insieme ai docili esemplari di squalo pinna nera del reef. Fate snorkeling tra le rocce del reef e ammirate la varietà di specie che vivono in questo habitat. Se riuscirete a trovare una barca per fare un giro nelle acque a largo della laguna, il mare aperto vi attende con tante creature marine più grandi, come le tartarughe marine, i delfini, le razze e se siete fortunati gli squali balena. In un tour delle isole più piccole potreste avvistare anche gli uccelli marini intenti a fare il nido.

Molti dei reef e dei relitti archeologici possono essere raggiunti solamente via mare, ma considerate la possibilità di noleggiare una bici in una delle guest house per esplorazioni autonome su due ruote lungo i percorsi della costa o dell’entroterra. 

Esplorate i misteriosi villaggi abbandonati di Anaa © Chris Fitch / Lonely Planet

L’artigianato di Anaa

La comunità di Anaa è composta da molti artigiani, che utilizzano i materiali locali per creare un’ampia gamma di prodotti e souvenir. La scelta include strumenti per la pesca, come gli ami fatti a mano e pensati apposta per i bassi fondali di Anaa, disegnati per replicare l’aspetto delle prede preferite del bonefish o di altri pesci che vengono pescati nella laguna.

Poi ci sono le raffinate collane di conchiglia vendute ai passeggeri in partenza all’aeroporto, o le corone cerimoniali fatte di conchiglie minuscole. Le foglie di banano essiccate vengono usate per produrre qualsiasi tipo di oggetto, dalle borsette alle custodie per il passaporto, e i tessuti vengono tinti per ricreare i motivi tradizionali dell’isola. Pietre incise, estratte dall’entra, diventano splendidi gioielli e sculture, e tantissimi prodotti nascono dall’utilizzo dei milioni di cocchi nati e raccolti in giro per Anaa, dai dolciumi agli oli profumati.

Fonte: lonelyplanetitalia.it – Chris Fitch