Le gigantesche montagne rosse e i grandi mausolei di una vita passata non hanno nulla in comune con la moderna civiltà, e non chiedono altro che di essere ammirate per il loro vero valore come una delle meraviglie più stupefacenti che la natura e l’uomo abbiano mai creato.

Sebbene fiumi di parole siano stati scritti su Petra, nulla è più sensazionale della vista di questo incredibile luogo. Bisogna vederlo per crederci.

Spesso descritta come una delle otto meraviglie del mondo antico, Petra è senza ombra di dubbio il tesoro più prezioso della Giordania e la sua maggiore attrattiva turistica. È una vasta città dalle caratteristiche uniche: i Nabatei, industriosa popolazione araba insediatasi in questa zona oltre 2000 anni fa, la crearono dalla nuda roccia e la trasformarono in uno snodo cruciale per le rotte commerciali della seta e delle spezie, grazie alle quali Cina, India e Arabia del Sud poterono entrare in contatto con Egitto, Siria, Grecia e Roma.

Alla città si accede attraverso il Siq, una stretta gola, lunga più di 1 chilometro, fiancheggiata da ripide pareti rocciose alte 80 metri. Attraversare il Siq è un’esperienza unica: i colori e le formazioni rocciose lasciano il visitatore a bocca aperta. Una volta raggiunta la fine del Siq, scorgerete finalmente il Khazneh (il Tesoro).

È un’esperienza straordinaria. Un’imponente facciata, larga 30 metri e alta 43, creata dalla nuda roccia, color rosa pallido fa sembrare insignificante quello che c’è intorno. È stata scavata all’inizio del I secolo per essere la tomba di un importante re nabateo e testimonia il genio architettonico di questo antico popolo.

Assicuratevi di indossare delle scarpe comode e un cappello per proteggervi dal sole e portate con voi una scorta di acqua.


Il Tesoro è solo la prima delle molte meraviglie che Petra saprà offrirvi: un soggiorno di almeno quattro o cinque giorni è necessario per riuscire a vedere tutto. Non appena si entra nella valle di Petra si viene sopraffatti dalla bellezza naturale di questo luogo e dalle sue meraviglie architettoniche. Sono centinaia le tombe scavate nella roccia con intricate incisioni: a differenza delle case, per la maggior parte andate distrutte dai terremoti, le tombe sono state scavate per durare in eterno e 500 di esse sono sopravvissute, vuote ma affascinanti dal momento in cui si varca la soglia e ci si addentra nella loro oscurità. Qui si trova anche un’imponente costruzione nabatea.

un teatro in stile romano, in grado di ospitare 3000 spettatori. Sono visibili obelischi, templi, altari sacrificali e strade colonnate, mentre dall’alto domina la vallata l’imponente Monastero di Ad-Deir: per visitarlo bisogna salire una scalinata di 800 gradini scavati nella roccia.

All’interno del sito vi sono altri due eccellenti musei: il Museo archeologico di Petra e il Museo nabateo di Petra. Entrambi ospitano i reperti degli scavi effettuati nella regione di Petra e ne raccontano il passato suggestivo.

Santuario del XIII Secolo, eretto per commemorare la morte di Aronne, fratello di Mosè, l’edificio fu voluto dal sultano mamelucco Al-Nasir Muhammed, in cima al Monte Aronne (Jabal Haroun) nella catena della Sharah.

All’interno del sito, numerosi artigiani della città di Wadi Musa e di un vicino insediamento beduino hanno allestito delle bancarelle per la vendita di prodotti artigianali locali, come vasellame e gioielli beduini e bottiglie di sabbia variopinta della zona.


L’ingresso al sito è vietato ai veicoli a motore. Ma se non volete camminare, potete affittare un cavallo o una carrozza a un chilometro da Siq. Il Centro visitatori, nei pressi dell’ingresso al Siq, rilascerà ad anziani e portatori di handicap un permesso  speciale affinché possano entrare in carrozzina all’interno di Petra per visitarne le principali attrazioni. Una volta dentro il sito, potete affittare un mulo o, per i più avventurosi, un cammello, entrambi condotti dagli ammaestratori con un percorso già prestabilito all’interno del sito.Il momento migliore per visitare Petra, soprattutto se desiderate fotografarla, è al mattino presto o nel tardo pomeriggio, quando la luce del sole raggiunge l’angolazione che mette in risalto gli straordinari colori naturali delle rocce.
I primi insediamenti di Petra risalgono al VI secolo a.C., ad opera degli arabi nabatei, una tribù nomade che si stabilì nella regione dando vita alle prime attività commerciali di un impero che si sarebbe esteso alla Siria.

Malgrado i ripetuti tentativi da parte del re seleuco Antioco, dell’imperatore romano Pompeo e di Erode il Grande di assoggettare Petra ai loro rispettivi imperi, Petra è rimasta nelle mani dei Nabatei fino al 100 d.C. circa, quando i Romani riuscirono a conquistarla. Era ancora abitata durante il periodo bizantino quando l’impero romano volse la propria attenzione a est di Costantinopoli, ma la sua importanza diminuì presto.I Crociati costruirono qui un forte nel XII secolo, ma si ritirarono presto lasciando Petra alle popolazioni del luogo fino all’inizio del XIX Secolo, quando fu riscoperta dall’esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt nel 1812Il Parco Archeologico di Petraunesco_logo_en.jpgIl Parco Archeologico di Petra (PAP) che copre un ‘area di 264 dunum (264.000 metri quadrati) all’interno Wadi Musa, è considerato sito turistico e archeologico e dal 1985 è Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. L’area è caratterizzata da panorami mozzafiato e da montagne rocciose di color rosa, al centro delle quali è stata scavata l’incredibile antica città nabatea di Petra, più di 2000 anni fa.Sito Web :  www.visitpetra.jo

 

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Jamaica: non solo reggae

6 Mag 2016 In: Giamaica

Giunto alla sua ventiseiesima edizione l’International Ocho Rios Jazz Festival è la migliore dimostrazione di quanto la Jamaica non significhi soltanto musica reggae.

Con artisti sia di famainternazionale che caraibici l’evento che si terrà dal 29 maggio al 5 giugno sarà dedicato alla conservazione della tradizione della black music e della prima forma d’arte americana.

Per informazioni www.ochoriosjazz.com

 

VISTO PER LA CINA….facile!!!

2 Mag 2016 In: Cina

PUOI RICHIEDERE IL VISTO PER LA CINA SENZA
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1) effettuare la scansione del passaporto, e accertarsi di avere sul PC le copie del biglietto aereo e delle prenotazioni alberghiere;
2) compilare il formulario on line, dove vengono richiesti tutti i dati necessari, e allegare, quando richiesto, le scansioni del passaporto, del biglietto aereo e delle prenotazioni alberghiere;
3) specificare a quale indirizzo si vuole ricevere il visto;
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Il molo è piuttosto affollato. Sono tante, infatti, le persone in coda all’imbarco del porticciolo di Tap Lamu a Khao Lak pronte a prendere il largo su di un veloce motoscafo. Questo testimonia la popolarità dell ‘isola, fino a pochissimi anni fa davvero poco nota, di Ta Chai. In effetti le meraviglie off-shore della provincia di Phang-nga sono tra i ‘luoghi da vedere’ della Thailandia e Ta Chai assolutamente da porre in cima alla lista.
L’isola si trova nel cuore del Parco Nazionale Marino delle Similan e promette una bella avventura nel Mar delle Andamane. Siamo in Aprile e la giornata è particolarmente limpida e soleggiata: mi ritengo piuttosto fortunato, le piogge monsoniche faranno capolino dal prossimo mese e l’isola rimarrà chiusa al pubblico pressappoco fino al prossimo ottobre. Sono tra gli ultimi visitatori della stagione!
I turisti che volano da Bangkok con l’intenzione di raggiungere Ta Chai tendono a trascorrere almeno una notte a Phuket oppure a Phang nga. Escursioni di un giorno sono facilmente organizzabili localmente in entrambe le destinazioni, ma la distanza da coprire è molto minore se si parte da Khao Lak piuttosto che da Krabi o dalla Perla delle Andamane.
Il breve viaggio, un’ora e trenta circa, è una piccola avventura in sé vista la bellezza del paesaggio ma viene occupato prevalentemente dal briefing della guida. Il luogo va lasciato integro, ovvero, e se possibile, in condizioni migliori di quelle in cui lo troveremo. Le scarpe, ad esempio, vanno lasciate in barca: sull’isola si cammina solo a piedi nudi. Non si deve dar da mangiare ai pesci, abbandonare rifiuti o fare nulla che possa influenzare negativamente l’ecosistema. E’ questo l’unico modo per continuare a garantire il fascino del luogo in modo che possa essere goduto dalle generazioni a venire.
Una volta arrivati la prima cosa che colpisce è la brillantezza della luce. Non dimenticate gli occhiali da sole se non volete affaticare troppo i vostri occhi. La sabbia è polvere soffice bianchissima, lambita da acque cristalline: sembra quasi di essere dentro un opuscolo tanta è la bellezza del posto. Molti si crogiolano nella bellezza tropicale dell’isola, ma la maggior parte dei visitatori non vede l’ora di calarsi nello spettacolare mondo sottomarino del Mar di Andaman per lo snorkeling. Nei giorni di sole, la visibilità è incredibile e può arrivare a 25/30 metri di distanza. Si ammirano banchi di pesci colorati, tartarughe marine, mante, pesci pappagallo, pesci leone e poi ancora anemoni, coralli e nudibranchi dai mille colori. E ‘ una visione quasi “psichedelica”, un’esperienza certamente indimenticabile.
Il pranzo a base di piccoli snack salati, frutta e dolci si consuma in spiaggia, all’ombra delle palme ed intrattenuti dalle guide. Dopo esserci rifocillati si parte per una piccola esplorazione dell’isola. Fra gli animali, oltre ai piccoli varani ed alle svariate specie di uccelli, si osservano i pipistrelli “Mae Kai” appesi agli alberi mentre le vere star dello spettacolo sono i “Poo Kai”, i granchi pollo. Sono una specie autoctona delle Similan ed il loro nome deriva dal curioso suono che emettono, proprio come quello di un pulcino.
Il trekking verso il view point dell’isola dura 20 minuti. Si fa a piedi nudi ma si viene poi ricompensati dalla splendida vista panoramica sul blu del Mare delle Andamane: una scena memorabile prime di tornare alla barca e poi alla terraferma.
Ta Chai è un’isola splendida ed è la testimonianza che non necessariamente il turismo debba deturpare la bellezza naturale e che anzi possa essere un modo per preservarla. Il turismo eco-sostenibile è diventato una delle parole d’ordine del settore per far si che paradisi ritrovati non diventino presto dei paradisi perduti.
A proposito di Ta Chai
Koh Ta Chai si trova nel Mar delle Andamane tra le Similan e le Surin Islands, situata all’interno del Parco Nazionale Marino delle Similan. I visitatori non sono autorizzati a pernottare.
Gite di un giorno costano tra i 3.000 – ed i 4.000 baht e possono essere prenotate presso le agenzie di viaggio a Phuket e Khao Lak.
Periodo migliore: Novembre – Aprile.

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Con migliaia di miglia di coste, centinaia di isole, una splendida vita marina e una bellezza naturale mozzafiato, non c’è da meravigliarsi se molti dei visitatori della Thailandia si recano al mare per almeno una parte del loro soggiorno. Qualunque sia il vostro sport, lo troverete qui insieme a molte altre attività per voi nuove. Ecco alcune delle cose da provare:

IMMERSIONI
L’immersione è il più popolare sport acquatico della Thailandia e le coste e le isole offrono alcuni dei migliori siti al mondo. L’acqua è trasparente, la vita marina abbondante e trasporti e ospitalità sono comodamente disponibili. C’è inoltre un alto standard di formazione. Tutti i negozi rispettabili di attrezzatura subacquea sono affiliati al PADI o altre associazioni e molti tengono corsi in diverse lingue. Immergersi in Thailandia è relativamente economico e una volta ottenuta qui il vostro attestato, potrete poi utilizzarlo in tutto il mondo.
Le immersioni sono possibili durante tutto l’anno, anche se la visibilità cambia con le stagioni. Nel mare Andaman il momento migliore è da ottobre ad aprile, e nel Golfo di Thailandia da maggio a settembre. In alcuni siti l’acqua è così trasparente che il mondo sottomarino di squali, mante, marlin, pesci volanti, delfini e barriere coralline è visibile dalla superficie. In tutta la Thailandia, potrete aspettarvi comodità moderne, barche di standard internazionale e strutture professionali.
Le operazioni di bordo coinvolgeranno i non-sommozzatori o le famiglie, con una tariffa consistentemente ridotta. Amici e famiglie potranno rilassarsi, nuotare, prendere il sole, fare snorkelling e godere del viaggio, dello scenario, del cibo e dell’esperienza di navigare in alcune delle più belle acque del mondo.
Andaman Sea: i siti per le immersioni si trovano vicino a Phuket; tra i migliori, Shark Point, Red Rock, Ko Yao, Ko Yai e le isole gemelle di Ko Racha, estendendosi verso le isole Similan e Surin ad ovest e verso Krabi e Trang .
Golfo di Thailandia: i siti sono attorno a Ko Samui, Ko Pha-ngan, Ko Tao, Ko Nang Yuan, Mu Ko Ang Thong National Marine Park e Ko Chang nella provincia di Trat vicina al confine cambogiano.

Costa Est: sulla costa orientale del golfo, le escursioni partono da Pattaya verso Ko Larn, Ko Sak, Ko Krok, Ko Rin, Ko Pai e Ko Marn Vichai. Ci sono dozzine di strutture che offrono corsi e gite per ogni livello e in ogni lingua.

CANOA & KAYAK
Andare in canoa sul mare è l’attività di ecoturismo per eccellenza, che mostra i vantaggi dell’approccio naturalistico. La tranquillità di questa modalità turistica aumenta il proprio senso di consapevolezza e nessuna forma vivente verrà disturbata da questo approccio. Andare in canoa è anche una sfida fisica, offrendo un esercizio aerobico che tonifica i muscoli di braccia, spalle e petto.
Alcuni dei siti più spettacolari sono attorno a Krabi e le isole di Phuket e Phang-nga Bay. Sea Canoe Thailand, con base a Phuket, fu una compagnia pionieristica dell’ecoturismo che ha lanciato migliaia di viaggiatori verso le loro avventure marine.
Le avventure in canoa da Phuket accolgono piccoli gruppi di due passeggeri su kayak gonfiabili, accompagnati da una barca di supporto con cibo ed equipaggiamento. Le escursione da tre giorni includono insegnamenti sulla gestione del kayak, pasti con barbecue in campeggio e l’esplorazione di otto isole, tra le quali Ko Chong Lat e la sua Blue Room, una grotta naturale a tre camere con stalattiti.
Sulla fascia costiera di sudest vicina al confine cambogiano, il Ko Chang National Park nella provincia di Trat ha più di 50 isole intatte che attendono di essere esplorate in canoa.
Le canoe non sono difficili da maneggiare e viene fornito un equipaggiamento di sicurezza, ma assicuratevi di seguire le istruzioni. Non avventuratevi in una lunga avventura senza una guida. Le spedizioni in canoa si svolgono durante tutto l’anno, anche se le piogge da giugno a ottobre possono impedire le operazioni. Non c’è un limite d’età, ma i partecipanti devono essere in grado di nuotare.

NUOTO & SNORKELLING
Spiagge sabbiose, calda acqua trasparente e correnti gentili fanno della Thailandia un paradiso per i nuotatori. Completamente libero e senza bisogno di equipaggiamento, il nuoto permette un ottimo esercizio ed è amico dell’ambiente al 100%. Ma ovunque la spiaggia sia adatta al nuoto troverete probabilmente maschere, boccagli e pinne da noleggiare o prendere in prestito. Molte delle barriere coralline, pesci tropicali ed altra vita marina della Thailandia vivono in acque poco profonde vicine alla costa, e sono accessibili per lo snorkelling.
Gite e lezioni di base sono disponibili a Phuket, Ko Samui, Pattaya e altre spiagge del paese. Sono spesso combinate con kayak sul mare e picnic in isole solitarie e parchi marini nazionali. Ovunque vi siano piccole isole, state tranquilli che ci sarà qualcuno che vi porterà a visitarle e vi raccomanderà i migliori siti per lo snorkelling.

PESCA
La costa Andaman di Phuket e la provincia di Krabi offrono opportunità per un’emozionante pesca sportiva. Marlin, pesci spada imperiali, tonni, sperghe e molti tipi di squali sono raggiungibili in barca dalla costa. Nella Phang-nga Bay ci sono alcune rare specie marine, inclusa l’iguana nuotatrice. Importanti competizioni di pesca sportiva si svolgono sotto le regole della International Game Fishing Association che sostiene il “prendi e libera” per squali, pesci sottopeso e grandi animali predatori quali marlin e pesci spada imperiali.
Le isole gemelle di Racha Yai e Racha Noi a 50 minuti da Phuket offrono alcune delle migliori possibilità di pesca. Pesci spada imperiali, marlin neri, wahoo e tonni le rendono una buona scelta per pescatori novizi ed esperti.
Potenti barche equipaggiate con sedie da combattimento per la pesca grossa possono essere noleggiate per pesca d’alto mare sull’Andaman lontano da Phuket e Krabi. Per coloro che preferiscano fare semplicemente un giro, lo scenario sarò altrettanto mozzafiato della pesca.
Le rocce a sud di Pattaya sono l’habitat per parecchie specie native del Golfo di Thailandia, quali dentici, lucci gialli, tonni striati, squali dalla coda nera, cobia e sperghe. il Bang Saray Fishing Lodge di Pattaya organizzerà battute di pesca ed offrirà guide a prezzo ragionevole.

WINDSURF
Negli ultimi due decenni, il windsurf è diventato uno dei più popolari sport acquatici della Thailandia ed è praticato in ogni spiaggia. È entusiasmante ed è un ottimo modo per restare in forma, richiedendo forza, destrezza e coordinazione. È inoltre silenzioso e amico dell’ambiente. Potrete imparare a praticare windsurf in tutte le principali spiagge di Phuket, Samui, Pattaya e Krabi, così come nelle isole di Ko Tao e Ko Chang. Una volte raggiunte le abilità di base, potrete trovare tavole e vele ovunque.

SCALATE & ARRAMPICATE LIBERE
Attorno alla Rai Le Beach di Krabi,più di 700 percorsi sono stati tracciati sulle scogliere, che in era preistorica costituivano la più ampia barriera corallina. Graduati seguendo il sistema francese, i percorsi variano in difficoltà da 5a (gioco da ragazzi) a 8c (estremamente impegnativo). Lo sport può sembrare pericoloso, ma una volta appresa la gestione delle corde, risulta abbastanza semplice. Ma per sicurezza, tutti gli istruttori hanno nozioni di primo soccorso e cure d’emergenza, e viene fornita un’assicurazione completa.
Alcuni scalatori credono che l’arrampicata libera (bouldering) sia la forma più pura di salita in quanto non si affida alle corde. Gli arrampicatori affrontano massi enormi usando solo calzature di gomma, i loro piedi e gesso sulle mani per assicurare la presa.
Ko Taonel Golfo di Thailandia con i suoi incredibili massi di granito è molto adatta a questa fiorente forma di arrampicata. La Zen Gecko School of Rock Climbing Arts (www.zengecko.com) offre corsi di arrampicata libera e scalata tradizionale. Il manuale della scuola ha mappe dettagliate di 350 percorsi differenti sull’isola.

NAVIGAZIONE A VELA & YACHTING
Il noleggio di yacht è stato a lungo associato al Mediterraneo e ai Caraibi, e deve ancora raggiungere simili proporzioni in Thailandia. Phuketè la meta principale per la vela, ed attrae navigatori thailandesi e stranieri. Da settembre a maggio,quando il clima è al suo meglio, c’è sempre una flotta di yacht ancorati nella Nai Harn Bay nel sud dell’isola e nella Chalong Bay nel sudest.
I porticcioli di Phuket hanno un’ampia gamma di imbarcazioni da affittare, dalle golette in legno ai cabinati in fibra di vetro e motoscafi all’avanguardia.
Phuket ha le strutture migliori, vedute panoramiche e isole mozzafiato in acque cristalline. Potete affittare uno yacht, unirvi ad un equipaggio o salpare su una barca di vostra proprietà. Ogni anno si svolgono sull’isola alcune competizioni, la più grande e antica delle quali è l’annuale King’s Cup Regatta.Fu inaugurata in onore della nascita di Sua Maestà il Re e si svolge in dicembre come parte di Omega Asian Yachting Circuit.
A Pattayail Royal Varuna Yacht Club, fondato nel 1957, organizza regate di barche a vela che partono dalla spiaggia. L’Ocean Marina Yacht Club di Jomtien Beach poco a sud di Pattaya ha moli, pontoni a biga e strutture di terra. Ocean Marina ha inoltre tre barche a noleggio per viaggi verso le isole vicine o per gite con picnic e crociere al tramonto, con dieci barche di classe Optimist per l’insegnamento ai principianti.

CROCIERE DI LUSSO
Negli ultimi anni molte compagnie di navigazione hanno incluso la Thailandia nei loro itinerari. Posta tra Singapore, Hong Kong, Europa ed Australia, la Thailandia è diventata un attracco popolare, sia come parte effettiva dei programmi di crociera che come porto di manovra.
oltre ad isole intatte, bellissimi paesaggi marini e spiagge e grotte idilliache che possono essere visitate via barca o canoa partendo da Ko Chang. Ko Kut è la seconda isola più grande del gruppo e, come Ko Chang, è montuosa e coperta per metà dalla foresta. Le piccole isole di Ko Rang e Ko Rayang sono rinomate per il loro coloratissimo corallo. Le isole ancora più piccole di Ko Wai, Ko Lao Ya e Ko Kradat offrono probabilmente le migliori immersioni del parco.

La natura ha benedetto la Thailandia con molti tesori naturali protetti dai parchi nazionali che si estendono su tutto il paese. Sono l’habitat di un’ampia profusione di vita selvatica e piante con altezza variabile dal sottobosco floreale ad alberi imponenti. Viaggiare nella verde Thailandia è un’esperienza unica, e l’incredibile diversità del patrimonio naturale garantirà una perfetta vacanza avventurosa.

ATTIVITÀ DI ECOTURISMO

TREKKING & CAMPEGGIO
Il trekking è una delle attività più popolari tra i visitatori di ogni età. Camminare nell’aria fresca e in uno scenario sbalorditivo lenisce la mente e lo spirito – offrendo allo stesso tempo un completo esercizio aerobico. Le passeggiate possono andare da una leggera escursione di un giorno ad avventure fisicamente impegnative di una settimana o più.

Thailandia Centrale:Parco Nazionale di Kaeng Krachan, nella provincia di Prachup Kirikhan situato vicino la spiaggia di Hua Hin , è il più grande parco nazionale della Thailandia con 3000km² di foresta sempreverde e decidua. È raccomandato per i suoi lunghi percorsi a piedi, sebbene pochi passeggiatori e campeggiatori si siano avventurati nell’interno dove la vita selvatica è più abbondante.

Thailandia Occidentale: i parchi nazionali sono ben forniti di cascate meravigliose che sono ottimi punti di sosta per camminatori e ciclisti. Tra le più famose, le Erawan Falls nel Parco Nazionale di Erawan , nella provincia di Kanchanaburi famosa per la presenza del ponte sul fiume Kwai. Un pratico itinerario dei parchi nazionali è fornito dai maggiori tour operator.

Thailandia Settentrionale: la vegetazione del Nord è meno congestionata rispetto alle foreste pluviali tropicali. Qui si trovano piante ed alberi dei climi freschi e temperati. Le passeggiate verso i picchi più alti durante la stagione fresca vi condurranno alla vista del velo incantevole della nebbia di montagna. Punti di osservazione notevoli e il Parco Nazionale di Doi Inthanon, nella provincia di Chiang Mai,questo parco nazionale , con i suoi 1000 km quadrati circonda la vetta più alta della Thailandia che si erge ad un’altezza di 2.565 metri sul livello del mare. Ricco di flora e di fauna , in particolare di varie specie di uccelli. Il parco nell’insieme,con le sue cascade,I sentieri naturali , I villaggi tribali di Hmong e Karen ,èuna delle migliori attractive di Chiang Mai e vale veramente la pena di visitarlo.

Doi Mae Salong nella provincia di Chiang Rai , la cui cima è occupata da un insediamento, chiamato Santi Khiri, di discendenti dei soldati nazionalisti cinesi che vi si stabilirono nel 1940. Le piantagioni di caffè ,tè  ed i frutteti sui versanti della montagna creano un panorama variegato che diventa davvero pittoresco a dicembre ed a gennaio quando fioriscono i ciliegi thailandesi. Le attrazioni maggiori stanno negli agriturismi, ristoranti, passeggiate a cavallo e  trekking.
Una parte del percorso montuoso è ricoperta dalla fioritura rosa del  ciliegia thailandese che fiorisce a gennaio. In novembre e dicembre, la vallate del Doi Mae Salong sono tappezzate da un fiore nativo chiamato bua tong, e sono un buon punto per guardare il sole sorgere su Doi Hua Mae Kham.
Anche in Chiang Rai , a 1635 metri sul livello del mare, Doi Pha Tangoffre un ideale punto di osservazione lungo il confine tra Thailandia e Laos. Il momento migliore dell’anno per splendide vedute dell’area è durante la stagione fresca, quando banchi di nebbia ammantano la valle. Con il sole alto nel cielo, la nebbia scompare per rivelare lo scintillante fiume Mekong che scorre lungo foreste e verdi valli. In dicembre e gennaio il verde viene cosparso di fiori rosa di ciliegio.

Thailandia Nordorientale: Parco Nazionale di Khao Yai, o “la Grande Montagna” nella provincia di Nakorn Ratchasima, è il più famoso parco nazionale del paese per il trekking. La vegetazione è quella tipica della fitta foresta tropicale, l’habitat di una vasta gamma di vita selvaggia con elefanti, bufali rossi e buceri. Khao Yai offre inoltre passeggiate per ammirare gli animali notturni e piattaforme per la loro osservazione.

Thailandia Meridionale:

Per i turisti che viaggiano a Samui, potranno fare il trekking in Parco Nazionale di Khao Sok, che occcupa una superficie di oltre 700 chilometri quadrati nella zona occidentale di Surat Thani, è caratterizzato da una  foresta pluviale tropicale circondata da rocce calcaree, che formano centinaia di isolette all’interno del lago di Ratchaprapha,dano vita ad alcuni dei paesaggi più suggestivi dell’intero Paese. Il parco è abitato da elefanti , orsi e perfino da alcune tigri, ma è più probabile che dirante una visita all’interno del parco i turisti riescano a sentire gli urli rochi dei gibboni ed a scorgere alcune delle 188 specie di uccelli. A Khao Sok cresce anche il più grande fiore del mondo, la Raffiesia Kerrii, che può raggiungere un diametro di 70 centimetri quando fiorisce per pochi giorni a dicembre o a gennaio .

Ci sono diversi sentieri per passeggiate all’interno del parco che sono alla portata  di tutti, anche se per i percorsi più ripidi gli escursionisti dovranno essere in buone condizioni fisiche. Un’altra attività meno faticosa ma ugualmente piacevole è quella di fare un giro in canoa interno alle rocce imponienti che emergono  dal lago. Il periodo migliore per visitare  Khao Sok è quello che va da gennaio ad aprile , quando il cielo è abitualmente limpido.

RAFTING SULLE RAPIDE
Le regioni montuose del Nord sono la sede naturale per il rafting sulle rapide, specialmente dopo le piogge da giugno a ottobre quando i fiumi straripano. I corsi d’acqua passano attraverso spettacolari foreste tropicali e cascate inaccessibili. Il rafting viene classificato in cinque livelli di difficoltà, tutti richiedenti il controllo di guide esperte.
Nel Nord, un percorso amato è nelle acque selvagge del fiume Pai nel Mae Hong Son, che attraversa canyon profondi verso il Myanmar. Le escursioni su questo percorso possono durare da poche ore a parecchi giorni.Nell’Umphang nella provincia di Tak, un percorso che parte dalla cascata mozzafiato di Thi Lo Su , una delle più grandi e magnificenti cascate della Thailandia , dura tre o quattro ore. Nel Parco Nazionale di Khao Yai, Kaeng Hin Peung è un impegnativo tratto di rapide per soli esperti. Presso le mete per il rafting sono generalmente disponibili anche canoe e kayak.

ARRAMPICATE SULLA ROCCIA

Thailandia Settentrionale: ci sono parecchie località di scalata attorno a Chiang Mai. San Kamphaeng ha più di 100 percorsi, il più famoso dei quali è il Crazy Horse, una formazione alta 80 metri che ricorda un cavallo e che conduce ad una grotta di 40 metri. C’è un nuovo sito in calcare lungo il fiume Mae Kok conosciuto come Corner Climb, e il percorso più lungo è di circa 80 metri verso l’alto. Questo è un sito stupendo a soli cinque minuti di bicicletta da Chiang Mai.

Thailandia Meridionale:
Andaman Sea: le spettacolari scogliere di Rai Lay Beachnella Phra Nang Bay di Krabi sono il centro per le arrampicate nel Sud. Con oltre 500 percorsi tracciati raggiungibili a piedi, Rai Aly è diventata una delle mete a livello mondiale. Più di 650 percorsi sono stati sviluppati sin dai tardi anni ’80, con spuntoni di calcare, pareti ripide, strapiombi e stalattiti. Phi Phi Islandè un’altra destinazione popolare, sopratutto nella zona di Phi Phi Don. Molte opportunità anche nel Parco Nazionale di Khao Sok, dove le spedizioni si uniscono spesso a camminate nella giungla, gite alle cascate e attività di rafting e kayak.

Golfo di Thailandia: Ko Tao, accessibile attraverso Ko Samui nel Surat Thani, è una meta per l’arrampicata relativamente giovane. È un’esperienza completamente diversa in quanto qui ci sono massi di granito invece che pareti di calcare a strapiombo. Questo tipo di salita è conosciuto come “bouldering”.
Il momento migliore per arrampicare va da dicembre a febbraio, ma è anche molto affollato essendo questa l’alta stagione. Agosto è generalmente un buon periodo, pur presentando ancora la possibilità di pioggia. Anche se i massi si asciugano rapidamente, restano comunque molto scivolosi durante i mesi piovosi da luglio ad ottobre.

MOUNTAIN BIKE

È uno sport relativamente recente in Thailandia e ancora in crescita. I percorsi sono principalmente nei parchi nazionali, ma molti sono stati aperti da specialisti e ancora non mappati ufficialmente.

Thailandia Centrale & Nordorientale: il Khao Yai National Park offre 13 ottimi percorsi mappati, a poche ore di guida da Bangkok.

Thailandia Settentrionale: il Nord collinare è ideale per la mountain bike e il periodo migliore va da novembre a febbraio, con il clima più fresco. Chiang Mai e il Pai District di Mae Hong Sonsono due dei centri principali con guide esperte pronte a condurre le comitive in zone di frontiera anche per una settimana. Nelle antiche capitali siamesi di Sukhothai e Ayutthayaci sono speciali percorsi ciclistici per visitare le rovine di templi e palazzi.

BIRD WATCHING

Il bird watching può essere una parte interessante di una gita che includa trekking nella giungla e campeggio. Con 96 parchi nazionali, 48 riserve naturalistiche e aree non venatorie, riserve idrogeografiche, parchi forestali e riserve di biosfera, la Thailandia è una meta importante per il bird watching, e molte varietà di uccelli possono essere avvistati durante tutto l’anno.
Chiang Mai è una destinazione rilevante. Il Parco Nazionale di Doi Inthanon,la cima più elevata della Thailandia, segna il punto più meridionale della catena dell’Himalaya ed è l’habitat di molte specie rare. Questa è l’area più importante del Paese per il bird watching.
Il Parco Nazionale di Khao Yaiè un’altra meta significativa. Anche Il Parco Nazionale di  Sam Roi Yotha spiagge, grotte e mangrovie ed è anch’esso un habitat di molte specie. Il Parco Nazionale di Kaeng Krachan, nella provincia di Prachup Kirikhan , è il parco nazionale più grande con 250 specie di uccelli, tra i quali il grande bucero e il pavone grigio.
Il periodo migliore per l’osservazione va da dicembre a febbraio, con specie native e migratorie. Anche quello da marzo a maggio è un buon periodo, essendo la stagione riproduttiva di molte specie. Quello da aprile a maggio è il periodo più caldo della Thailandia e un buon momento per vedere gli uccelli nel loro passaggio di ritorno primaverile.
Quella da giugno ad agosto è la stagione più umida, quando la foresta è al massimo della rigogliosità. In questo periodo molti uccelli stanziali sono in riproduzione e la migrazione è essenzialmente terminata, anche se è ancora possibile osservare specie rare. Da settembre a novembre si può ammirare la migrazione autunnale di trampolieri e rapaci.

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Itinerari per scoprire l’Irlanda nascosta

21 Apr 2016 In: Europa

Uno dei modi migliori per visitare l’Irlanda è con l’auto o il camper. Scegli le strade meno trafficate che sfiorano dolci colline, vivaci villaggi e strade costiere spettacolari.
Durante un viaggio “on the road” nell’isola d’Irlanda, le possibilità sono infinite in quanto potrai percorrere diversi itinerari, scegliendo a seconda dei tuoi interessi e ritmi: la natura, un percorso gastronomico, antichi castelli, fari o siti Unesco, a te la scelta.

Perchè non esplorare uno degli itinerari stradali più belli al mondo: la Causeway Coastal Route. Percorrendo la costa nord orientale da Belfast a Londonderry, il viaggio ti porterà alla scoperta di imponenti scogliere, spiagge immacolate e antichi castelli. Oppure, percorri il Ring of Kerry, lungo la Wild Atlantic Way. Questo meraviglioso itinerario ti farà apprezzare i panorami più svariati: dalle piccole insenature costiere, ai tradizionali villaggi, fino al selvaggio panorama di Skellig Michael.

PREZZI ED ITINERARI

Cina & Giappone, nuovo catalogo

20 Apr 2016 In: Cina & Giappone

E’ in distribuzione il nuovo catalogo Cina & Giappone 2016. La nuova programmazione presente online sul sito www.karismatravel.eu passa anche in formato cartaceo con un ricca proposta di tour in italiano con partenze garantite minimo 2 persone. Tra i numerosi tour offerti segnaliamo 2 itinerari speciali con i treni veloci “Voglia di Giappone” di 12 giorni e Pechino e Shangai di 6 giorni e le sistemazioni in hotel 4 stelle a partire da € 644. Per la Cina, inoltre,  straordinari e affascinanti itinerari non solo trai più classici ma anche più insoliti che includono il Tibet, il fiume azzurro e la via della seta a partire da € 1524.  Entrambi le destinazioni sono combinabili con soggiorni al mare in Thailandia, Indonesia, Polinesia e per i viaggi di nozze la speciale HoneyMoonCard che include numerose facilitazioni oltre allo sconto di € 100.

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2016 del festival culinario annuale d’Aprile TASTE OF ST.CROIX a St.Croix.  8-12 Aprile 2016

L’annuale festival gastronomico a St.Croix batte alle porte nel 2016 con un titolo speciale: Divertimento, Cibo e Filantropia. La tradizionale  St. Croix Food and Wine Experience che nasce nel 2001 grazie all’iniziativa di due ristoratori isolani, oggi è un evento acclamato che dura un’intera settimana ed attira circa 3000 presenze, tra le quali ovviamente anche molti chef. A Taste of St. Croix si svolge al Divi Carina Bay Resort dell’isola con una carrellata di eventi culinari.http://stxfoodandwine.com/event-lineup/   

Scelto tra i migliori 10 eventi gastronomici mondiali da ForbesTravel.com, il festival dalla sua nascita nel 2001 haraccolto oltre 1 milione e mezzo di dollari devoluti in programmi per la comunità locale ed al contempo è risultato un ottimo volano economico per l’economia turistica isolana.L’evento contribuisce alla raccolta fondi a supporto dell’industria ristoratrice, di training e scolarizzazione così come al sostegno della  The St. Croix Foundation, un’organizzazione per la comunità isolana di St.Croix. Alcuni chef molto famosi sono tra i protagonisti dell’evento a St.Croix.

Robyn Almodovar dalla Florida, creatrice di “Palate Party” primo vero food truck al femminile nel sud della Florida, caratteristico poiché include un palco per spettacoli.

Javier Nassar é oggi Chef & proprietario di A la Carte Catering Co. & Tras-patio Bistro, nel cuore del quartiere finanziario di San Juan, Puerto Rico.

Digby Stridiron nativo delle Vergini Americane è ormai una stella del firmamento gastronomico; ha preso parte al Salone del Gusto a Torino nel 2014  ed oggi coniuga una cucina elegante e contemporanea delleWest Indies, armonizzando influenze d’avanguardia con tecniche tradizionali. Il suo peso specifico poggia sull’uso dei prodotti locali freschi. E’ “Culinary Ambassador of the US Virgin Islands.”

Negust Kaza parla il linguaggio dell’antropologia del cibo: le sue esperienze hanno toccato il Portogallo,Trinidad, Brooklyn e 15 anni di attività a St.Croix. La sua cucina promuove salute e benessere agli isolani.

Ralph Motta è un altro nativo delle US Virgin Islands, portavoce della Crucian cuisine: i suoi piatti sono artistici, estetici. Una fusion tra le cucine  dei Caraibi, Francese ed Americana. E’ stato nominato BE Modern Man of 2015.

William “Billy D” Desimone intraprendente chef ora residente  St.Croix.

Ed infine Sam Choy, considerato Padre Fondatore della cucina regionale delle Hawaii, vincitore del titolo James Beard Foundation e proprietario del noto ristorante “Sam Choys Kai Lanai”.

Tra le tante iniziative del Festival Culinario: le prestigiose cene Cork & Fork Dinners, che si tengono in dimore private nelle quali gli chef famosi preparano piatti abbinati ad altrettanti rinomati vini, creando un’esperienza superlativa. Il Sunset BBQ nelle cittadina coloniale di Fredriksted durante le serate dei concerti Sunset Jazz: gli chef si uniscono agli scolari di cucina e preparano un pantagruelico buffet. Wine in the Warehouse nella cantina Leeward Warehouse è un’esperienza con i vini quanto mai bella e sorprendente. Cuisine on the Green si svolge sul campo da golf Robert Trent Jones ed è sponsorizzata dal Carambola Golf Club presentando assaggi e cocktail in selezionate buche. Gourmet Vintner Dinner  è un’esperienza intima ed allegra con piatti dei grandi chef abbinati a vini.

Kingston, il cuore pulsante della Jamaica , la sua moderna capitale, nacque dal caos di undevastante terremoto. Un orologio da tasca con le lancette ferme sulle 11.43 del fatidico giorno del 7 giugno 1692, testimonia il momento in cui un fortissimo terremoto, seguito da uno tsunami, devastò la colonia britannica dei Caraibi. L’orologio venne ritrovato nel 1959 sul fondale del porto dove tuttora i due terzi dell’antica fervente città di Port Royal, la capitale del tempo,  giace come una Pompei sottomarina. Con alti edifici di mattoni che venivano portati dall’Inghilterra come zavorra delle navi, Port Royal era considerata la “Londra della Jamaica”. Sottratta dagli inglesi al dominio spagnolo nel 1655, la Jamaica era situata in una posizione ideale per i commerci dell’epoca. Centro del fiorente commercio degli schiavi e dello zucchero, la città  era anche residenza dei pirati. Sebbene la pirateria fosse stata ufficialmente dichiarata fuorilegge, le autorità erano accusate dai residenti di “fare l’occhiolino” ai bucanieri in virtù delle ricchezze che portavano e “scialacquavano” sull’isola. Tutto ciò fece si che Port Royal si guadagnasse ai tempi la fama di “città ricca e maledetta ”. La combinazione di pesante tessuto urbano e fondamenta che
poggiavano sulla sabbia rendeva la città soggetta a grosso rischio sismico e quella fatidica mattina del 1692 la devastazione fu totale. Naturalmente l’evento venne interpretato come punizione divina: i morti furono circa 2000 e molti altri morirono successivamente per le malattie sopraggiunte. Nacque allora l’idea di fondare una città completamente diversa: una pianta a griglia con strade perpendicolari fra loro adatta alle esigenze di ordine dell’elite bianca di commercianti di schiavi – una città che sottolineasse il controllo esercitato sulle persone e sullo spazio. Sarebbe
stata la città del re – Kingston. Le principale arterie cittadine collegavano  direttamente il porto alle piantagioni di canna da zucchero dell’interno ed i lotti in vendita erano orientati in modo da massimizzare il fronte strada nelle aree commerciali.  La nascente Kingston assicurava quindi lunga vita ai commerci sui quali sia l’Impero Britannico che l’economia mondiale,agli albori di una veloce globalizzazione, poggiavano le loro fondamenta. Le strade a griglia della città jamaicana si prolungavano idealmente in quella più ampia rete di rotte navali che si intersecavano allora attraverso tutto il mondo conosciuto.
Il piano geometrico perpendicolare a griglia di Kingston , per il quale vennero anche usati progetti realizzati per la ricostruzione di Londra dopo il grande incendio del 1666, riprende i piani di altre città coloniali inglesi come Londonderry (Derry) e Philadelphia. L’impronta coloniale è sopravvissuta sorprendentemente intatta anche all’indipendenza del 1962 e rimane nella memoria dei suoi abitanti, ad esempio nella denominazioni delle strade e degli spazi: la Parade  seppur ribattezzata Victoria Park prima e St William Grant Park poi, rimane ancora comunemente conosciuta con il suo nome coloniale. Ad oggi si sta cercando di far riconoscere il centro storico di Kingston come “historic district” in modo da rivitalizzare ancor più quel centro che costituisce l’origine della città moderna.

(liberamente tratto da “The Guardian” 24 marzo 2016)

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Idee e suggerimenti per repeater: scoprire e riscoprire la città, a Brooklyn, Queens, Bronx e Staten Island 

New York City è una città in continua evoluzione: una destinazione dove ritornare più e più volte e che ad ogni viaggio regala qualcosa di nuovo da fare, da vedere, da assaggiare. Per questo motivo, NYC & Company, ente del turismo di New York City, invita tutti coloro che hanno già visitato la città nel passato a tornare e ad includere nel loro itinerario mete meno battute e dal grande fascino nei distretti fuori Manhattan – Brooklyn, Queens, The Bronx e Staten Island.

Chi ha amato Central Park…

… adorerà Flushing Meadows Corona Park, il più grande parco del Queens con ampi prati dove rilassarsi. La visita inizia daUnisphere, uno dei simboli del distretto: la grande sfera d’acciaio di 37 metri di diametro rappresentante la Terra, fu creata in occasione dell’Esposizione Universale del 1964. All’interno del parco si trovano inoltre alcune delle più importanti attrazioni culturali del distretto,Queens Museum, New York Hall of Science, Queens Zoo, USTA Billie Jean King National Tennis Center (dove si svolgono gli U.S. Open) e lo stadio dei New York Mets, Citi Field.

Chi si è goduto una passeggiata sul Ponte di Brooklyn…  

… dovrà ripetere l’esperienza sull’High Bridge, recentemente riaperto in seguito ai lavori di ristrutturazione. È il ponte più antico di New York City che collega Washington Heights a Manhattan e Highbridge nel Bronx. Perfetto per una passeggiata a piedi o in bicicletta.

Chi ha assistito ad una partita dei Mets nel Queens o degli Yankees nel Bronx…

… potrà vedere le stelle di domani giocare nelle squadre di baseball della minor league: i Brooklyn Cyclones a Coney Island o gli Staten Island Yankees a Richmond.

Chi ha apprezzato i musical di Broadway o gli show delle Rockettes al Radio City Music Hall…

… amerà gli spettacoli di danza, musica e teatro alla Brooklyn Academy of Music (BAM), i concerti del Kings Theatre, recentemente riaperto a Brooklyn, o le commedie presentate al St. George Theatre, teatro storico di Staten Island. Da non perdere poi gli show di Off-Broadway, per un’esperienza in stile Broadway, ma più intima.

Chi si è incuriosito ammirando oltre 130 specie di animali al Central Park Zoo…

… non potrà perdersi il Bronx Zoo, il più grande zoo all’interno di un’area metropolitana degli Stati Uniti, dove vivono 4,000 animali; loStaten Island Zoo, noto per ospitare tantissimi serpenti a sonagli; o il New York Aquarium a Coney Island,  il più antico acquario degli Stati Uniti, con 266 specie acquatiche.

Chi ha visitato il 9/11 Memorial a Manhattan…

… può salire a bordo dello Staten Island Ferry che porta gratuitamente a Staten Island: a pochi minuti a piedi dall’attracco dei traghetti a St. George, si trova infatti Postcards, un tributo permanente alle vittime dell’11 settembre 2001 e degli attacchi del 1993 che vivevano a Staten Island.

Chi ha amato l’atmosfera di Coney Island a Brooklyn…

non può perdere Brighton Beach, a soli 15 minuti seguendo la passerella lungo la spiaggia. Chiamato anche Little Odessa, questo quartiere di Brooklyn è conosciuto per la forte presenza della comunità russa, i negozi colorati, gli empori alimentari, i ristoranti sul lungomare di Brighton Beach Avenue e la spiaggia.

Chi ha gustato uno o due bicchieri di birra nei Biergarten di Manhattan…

… può visitare il più antico beer garden di New York City, il Bohemian Hall and Beer Garden ad Astoria, o le birrerie migliori della città come Finback e Big Alice Brewing nel Queens, Other Half Brewing Company e Threes Brewing a Brooklyn o Flagship Brewing Company a Staten Island.

Chi ha apprezzato insieme ai suoi bambini le mostre del Children’s Museum di Manhattan…

… può scoprire altri musei per tutta la famiglia, come il New York Hall of Science nel Queens, dove sono disponibili oltre 450 mostre interattive tra cui il Rocket Park Mini Golf, il Science Playground di oltre 5.500 mq e il Design Lab, uno spazio che aiuta i giovani a comprendere il processo di progettazione e di ingegneria.

Chi ha assaggiato i migliori piatti italiani di Little Italy…

… è invitato a scoprire il più autentico quartiere italo-americano di New York City: Arthur Avenue nel Bronx, con ristoranti e negozi a conduzione familiare e un’atmosfera unica e autentica.

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