Il Parco Nazionale della baia di Phang-nga, istituito nel 1981, si estende su una superficie totale di circa 480 kmq. Si tratta del secondo parco nazionale marino del Paese ed è costituito ovviamente da acqua marina ma anche da foreste di mangrovie, isole e montagne calcaree di varie forme e bellezza. La baia è certamente una delle grandi meraviglie naturali del Sud Est asiatico. Un luogo che non si dimentica facilmente con centinaia di piccole isole rocciose che fuoriescono da acque color verde smeraldo. Ci sono due teorie su come siano nate queste formazioni. In era terziaria, più di 60 milioni di anni fa l’attuale baia era una pianura con numerosissime alture calcaree.

Successivamente la fusione dei ghiacciai comportò l’aumento del livello dell’acqua del mare, l’acqua invase la distesa lasciando emergere solo una serie di cime e dando origine a uno dei più straordinari spettacoli del pianeta. L’altra teoria dice che si sono formate sott’acqua 140 milioni di anni fa e sono state forzate a uscire sopra il livello del mare dallo spostamento delle placche continentali terrestri. Questi movimenti tettonici hanno generato altre meraviglie, nascoste all’interno di queste formazioni troviamo centinaia di grotte di mare. Milioni di anni di erosione provocata da pioggia, vento, mare e sole hanno aperto la cima di alcune di queste grotte dando vita ad un insieme di forme spettacolari.

Una cinquantina di isolotti, alti fino a 300 metri, alcuni dei quali non ancora esplorati e coperti da una densa vegetazione. In molte grotte si può entrare solo con la bassa marea, quando si rivela la stretta e rocciosa entrata. Una zona simile non poteva non essere dichiarata parco nazionale, la maggioranza di queste grotte si trovano nella parte occidentale e orientale del parco e possono essere esplorate in canoa. L’ambiente marino calcareo e le foreste di mangrovie favoriscono la vita di un gran numero di volatili e rettili. Fra i più rari troviamo l’aquila di mare ed il varano d’acqua che può raggiungere la ragguardevole lunghezza di 2 metri.

Storia Naturale – Come si è formata la baia

435-380 milioni di anni fa (periodo Carbonifero).L’erosione della massa orografica cino-thailandese ha portato alla deposizione di sedimenti e ciottoli lungo un grande ed articolato sistema fluviale che attraversava l’attuale Thailandia da nord a sud. Periodicamente questi depositi scivolano lungo i fiumi e poi in mare.

280-225 milioni di anni fa (Permiano). I depositi di carbonato di calcio che sono alla base dell’origine della vita marina, nell’arco di qualche milione di anni creano una barriera corallina che si pensa sia stata 5 volte più grande dell’attuale Grande Barriera Corallina australiana con un’estensione impressionante: dalla Cina al Borneo! E’ questa la ragione per cui Phang-nga, Khao Sok e Krabi (Thailandia), Guilin (Cina), Halong Bay (Vietnam) e Sarawak (Borneo) hanno topografie molto simili.

350-260 milioni di anni fa (Prima Glaciazione). Al termine della glaciazione il livello delle acque aumenta sensibilmente a causa dei ghiacci che si dissolvono, conseguentemente anche il livello della barriera corallina cresce proporzionalmente con la superficie dell’acqua. La fine della glaciazione comporta un aumento delle precipitazioni e dell’erosione e in alcuni casi l’ecosistema marino viene pressato sotto centinaia di metri di sedimenti. Questo ha portato alla formazione delle rocce calcaree che vediamo ancora oggi.

136-66 milioni di anni fa (periodo Cretaceo).Intrusioni magmatiche di granito formano anche, a causa della reazione chimica tra il granito fuso e le rocce sedimentarie, depositi di tungsteno e stagno.

66-3 milioni di anni fa (Terziario).La placca continentale indiana in collisione con la placca eurasiatica, forma la catena dell’ Himalaya  causando il ruotamento in senso orario  della massa continentale thailandese verso sud-est.  Il calcare, la pietra arenaria e le rocce granitiche sono state sollevate e rimangono ora esposte all’erosione dell’acqua piovana e dei fiumi. 

Le rocce calcaree sono state erose in maniera spettacolare lasciando le belle formazioni carsiche che ammiriamo attualmente.

Fonte: turismothailandese.it