Uno dei più vecchi alberi di tasso d’Europa vive da più di 2.000 anni.

In un tranquillo cimitero nella città di Bermiego si trova un albero notevole. Comunemente chiamato Bermiego Yew, è conosciuto localmente come “Teixu l’Ilesia”, che nella lingua asturiana significa “La Chiesa Tasso”.

La pianta gigante si trova in questo luogo da oltre 2.000 anni e ha un profondo significato per la gente del posto, sia presente che passata. Il suo tronco misura circa 10 metri in altezza e si erge come un grande guardiano del terreno della chiesa.

In condizioni favorevoli, gli alberi di tasso possono vivere per migliaia di anni – non sono nemmeno considerati “antichi” fino a quando non hanno almeno 900 anni. Come tale, forse non sorprende che questa specie sia stata associata all’immortalità. Ma al di là della sua associazione con la vita e l’età, l’albero ha anche un significato più oscuro.

Gli alberi di tasso sono stati a lungo intimamente connessi con la morte. La specie è una delle piante più velenose in Europa. Contiene composti tossici potenzialmente letali, un fatto che non è andato perduto negli antichi popoli celtiberici.

I cacciatori usavano la corteccia, la linfa, le radici e i semi per rivestire le lance, creando dei proiettili velenosi. I guerrieri rivestivano anche le loro punte di freccia in questa sostanza durante i periodi di guerra.

Le cronache romane riportano che quando le loro legioni invasero la Spagna settentrionale durante il regno dell’imperatore Augusto (dal 29 al 19 a.C.), incontrarono l’impatto letale delle frecce con punta di veleno durante le loro battaglie contro gli Asturi. Questi documenti storici rivelano che i Celti usavano il veleno su sé stessi per morire suicidi piuttosto che arrendersi o essere presi prigionieri.

Fonte: Atlasobscura.com