Santoña sempre mantenuto nel corso della storia un rapporto privilegiato con il mare, che le ha permesso di diventare il primo porto del mar Cantabrico per l’industria della conservazione del pesce. Quest’ultima si basa soprattutto sulla commercializzazione dello sgombro e delle famose acciughe locali, conservate in olio d’oliva.

Santoña è divisa in due zone: il centro abitato, situato su una pianura, e la zona montagnosa dove si innalzano le pendici del Brusco e del Buciero. La storia della cittadina è legata al Monastero di Santa María del Puerto, che venne sostituito in seguito dalla chiesa romanica di Santa María del Puerto. Fu costruita tra il XIII e il XVII secolo e ospita al suo interno la pala d’altare di San Bartolomé, decorata con dipinti fiamminghi del XV secolo. Anche le sue fortificazioni militari, raggruppate intorno al monte Buciero, sono notevoli e testimoniano l’importanza strategica del porto. I forti di San Martín, San Carlos e Mazo o Napoleón si conservano in buone condizioni.

Chiesa di Santa Maria del Puerto

La chiesa di Santa Maria del Puerto è un edificio di modello borgognone, a tre navate, in stile romanico del XIII secolo. Le origini sono avvolte dalla leggenda, si dice infatti che la chiesa sia stata fondata dall’apostolo San Giacomo.

Di notevole interesse è il Monumento eretto in memoria di Juan de la Cosa, navigatore e cartografo del XV secolo nato in questa località, conosciuto per aver disegnato la prima cartina del mondo che mostra i territori scoperti in America.

Fonte: spain.info