Vicino a Meknès, ai piedi del massiccio dello Zerhounin in una valle ricca di olivi, si trova il sito archeologico romano meglio conservato del Marocco.
Sorse nel III secolo a.C. durante il periodo cartaginese e solo nel 40 d.C. passò sotto il controllo romano.

Raggiunse il massimo splendore architettonico e sociale nel II-III secolo d.C. e le suggestive rovine ne testimoniano la sfarzosità dell’epoca con stupendi palazzi, la basilica, il campidoglio, il foro, il tempio di Giove, il Palazzo di Bacco e l’Arco di Trionfo dedicato all’imperatore Caracalla, che attestano il valore politico ed economico della città.

Spiccano i preziosi mosaici policromi in ottimo stato di conservazione raffiguranti prevalentemente personaggi della mitologia romana.
Molti sono i resti di antichi frantoi e vasche utilizzate per la produzione di olio di oliva.

Il sultano Moulay Ismail prelevò da Volubilis le stupende colonne di marmo che abbelliscono l’incantevole porta Bab Mansour di Meknès.

Dal 1997 Volubilis appartiene al patrimonio mondiale dell’Unesco.