Un parco forestale alle porte di Tallinn pieno di curiosità architettoniche e artistiche.

Situato alla periferia di Tallinn, il Glehn Park è stato sviluppato da un eccentrico proprietario terriero di nome Nikolai von Glehn. Progettò e costruì un castello sul suo terreno, che fu completato nel 1886. All’epoca doveva essere un vero tesoro di arte brut, decorato con rilievi eclettici e un mix di testi latini, greci, francesi, russi e tedeschi.

Glehn ha anche progettato i suoi mobili, sedie e tavoli con figurine intagliate come decorazioni. Sfortunatamente, l’intero luogo è stato saccheggiato durante la prima guerra mondiale e nulla dell’interior originale è rimasto. L’edificio ora appartiene a un’università locale e viene utilizzato per ricevimenti ed eventi.

Un altro gioiello architettonico è la casa di palme che si ergeva di fronte al castello. Si tratta di un edificio a più piani a metà sotterraneo con un tetto a mosaico coperto da pannelli di vetro colorati. Oggi è in rovina, ma continua a stupire con il suo stile gaudiano. Un po’ più lontano nella foresta si trova anche una piccola torre di osservazione.

Tuttavia, l’aspetto più curioso di questo parco potrebbe essere rappresentato dalle sculture. Il più notevole di loro è una scultura di uno strano uomo con le corna. È spesso considerato il diavolo, ma in realtà è pensato per rappresentare un eroe mitico del folklore estone, chiamato Kalevipoeg.

La scultura di Kalevipoeg è alta circa 10 metri ed è stata modellata sulle misure dello stesso Glehn, ingrandita quattro volte. La scultura originale fu anche distrutta durante la guerra, perché le truppe russe temevano che le corna fossero in realtà un dispositivo trasmettitore segreto che segnalava informazioni alle navi tedesche. Una replica restaurata ora si trova accanto ai resti dell’originale. Dietro il Kalevipoeg c’è una scultura di un coccodrillo. La coppia era destinata a simboleggiare una bestia in agguato dietro un eroe.

Il sentiero escursionistico Glehn Park è lungo 2,4 km. Fa parte dei parchi della salute di Nõmme-Harku.

 

 

Fonte: AtlasObscura